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Terzjus ha promosso una ricerca per capire le opportunità che il volontariato d'impresa può generare per l'azienda, i suoi collaboratori e il Terzo Settore.
Il ripensamento e miglioramento del welfare aziendale è uno dei tasselli fondamentali per intervenire sul problema della denatalità in Italia. Ce ne parla Paolo Riva in questo articolo.
Nell'ottavo approfondimento di ABNE, il progetto che stiamo realizzando con Slow News per raccontare cos'è e come funziona la Politica di coesione europea, si parla di un welfare aziendale insolito nato grazie alle risorse europee.
Il programma dell’acceleratore internazionale di startup Plug and Play si rivolge alle realtà fondate da donne. L’obiettivo è quello di offrire uno strumento per affrontare il divario di genere che persiste nel mondo del lavoro.
Il turismo può essere davvero sostenibile? In che modo? E in questo contesto che ruolo possono giocare i fondi europei? Sarah Gainsforth ha provato a rispondere a queste domande andando in Calabria. Vi raccontiamo il suo viaggio nel settima longform di ABNE.
La misura varata dal Ministero dello sviluppo economico prevede contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. A disposizione 200 milioni di euro.
Per capire meglio cosa succederà al lavoro agile nel post-pandemia abbiamo intervistato Arianna Visentini, CEO e Founder di Variazioni.
I 2,5 miliardi di euro previsti dal PNRR per le imprese private rappresentano un'opportunità per costruire una nuova traiettoria di sviluppo economico e sociale nel Paese. Ne parliamo in questo appuntamento di #MementoPNRR.
Una riflessione sul doppio svantaggio delle donne immigrate in relazione al divario di genere in Italia e al ruolo che le poltiche pubbliche dovrebbero assumere a riguardo.
Nel sesto approfondimento di ABNE, il progetto che stiamo realizzando con Slow News per raccontare cos'è e come funziona la Politica di coesione europea, si affronta il tema della digitalizzazione del Terzo Settore guardando all'esperienza del capoluogo piemontese.
Il fenomeno dei giovani che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi di formazione in Italia resta su livelli allarmanti. Il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali hanno quindi elaborato il Piano nazionale “Neet working” per affrontare la questione.