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A Torino è stato sottoscritto il nuovo Protocollo di intesa per la realizzazione del progetto “Provaci ancora, Sam!”, l'iniziativa che dal 1992 punta a combattere la dispersione scolastica grazie ad un articolato sistema di cooperazione interistituzionale. Al centro dell’aggiornamento del progetto, oltre al miglioramento delle competenze dei ragazzi, l'avvio di forme di valutazione partecipata delle azioni intraprese così da misurarne, meglio che in passato, l’effettivo impatto in termini di raggiungimento degli obiettivi.
“In Italia l’accesso alla conoscenza e alla cultura rimane un problema per tanti bambini, in particolare per chi nasce in contesti familiari svantaggiati”. E’ questa l’amara considerazione che emerge dal rapporto “Illuminiamo il futuro 2030” di Save the Children pubblicato negli scorsi giorni e frutto di una ricerca partita nel 2014, dedicata interamente alle povertà educative. Secondo Save the Children eliminare la povertà educativa e spezzare le catene della diseguaglianza tra minori sono obiettivi possibili.
UBI Banca ha annunciato l’emissione del Social Bond “UBI Comunità per Dynamo Camp Onlus”. Per la prima volta UBI utilizzerà lo SROI per misurare l’impatto sociale generato attraverso tali risorse, tentando così di quantificare in termini economici il valore generato dall’attività sostenuta dalle obbligazioni sociali.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo si è da tempo posta l’obiettivo di contribuire ad aumentare la qualità della scuola nel territorio della sua provincia. L’investimento in questo settore è stato accompagnato da analisi e ricerche curate dal Centro Studi della Fondazione, che ha recentemente presentato i risultati di due analisi riguardanti il territorio cuneese.
E’ stata presentata "Torino BeBi”, un'innovativa applicazione che permette di ricostruire dettagliatamente i servizi per l'infanzia attraverso un'ampia galleria di mappe tematiche. Ideata per aiutare i decisori, pubblici e privati, ad operare le scelte più congrue in materia di politiche per la prima infanzia, può essere utilizzata facilmente da tutti cittadini.
E’ stato presentato il programma ZeroSei, con cui Compagnia di San Paolo rinnova gli strumenti di sostegno all’infanzia, nel tentativo di favorire l’integrazione e il coordinamento tra servizi e offerte di cura ed educazione rivolti alla fascia 0-6 anni, ma anche di riorientare le politiche pubbliche che per anni hanno trascurato le nuove generazioni e i bambini in particolare.
Transatlantic Forum on Inclusive Early Years lancia una nuova call rivolta agli ambiti del “coinvolgimento dei genitori” e “valutazione dei servizi”. Le esperienze selezionate saranno presentate durante un Convegno che si svolgerà Napoli nel mese di dicembre e successivamente pubblicate in uno dei quaderni della Biblioteca del TFIEY.
E' stato pubblicato il rapporto sui servizi educativi per la prima infanzia dell’Emilia-Romagna il quale conferma che, con poco più di 1.000 nidi d’infanzia e 38.278 posti, la regione si mantiene in linea con gli obiettivi europei, nonostante si registri per la prima volta dopo molti anni un calo dei bambini iscritti (-2,7%).
Sono oltre 1 milione i minori che nel nostro Paese vivono in povertà assoluta. Tra il 2011 e il 2012 il loro numero è cresciuto di oltre il 30%, determinando uno scivolamento sempre più rapido dei più piccoli verso situazioni di forte disagio sociale. A documentarlo è “L’Italia SottoSopra”, il 4ª Atlante dell’Infanzia (a rischio) presentato il 10 dicembre da Save the Children Italia.
L’Ires Piemonte ha pubblicato lo studio “Innovazione nei servizi per la prima infanzia 0-2 anni” sui sistemi dei servizi educativi destinati ai bambini da 0 a 2 anni in Europa e in Italia. Luca Davico, co-auotre della ricerca, ci spiega dove e come permangono differenze molto rilevanti tra regioni e tipi di servizi, nonostante un generalizzato aumento della dotazione media di posti disponibili.
Da circa un mese a Milano è operativo un social market che cerca di rispondere ai bisogni di chi non riesce più a soddisfare adeguatamente le proprie esigenze primarie, specialmente sul fronte alimentare. Aperto in un locale confiscato alla criminalità organizzata in zona Loreto, questo emporio solidale rappresenta un’interessante esempio di welfare mix.
Le misure di austerità poste agli enti locali sulla spesa per il personale e il reclutamento stanno creando difficoltà crescenti a numerosi Comuni italiani nell’erogazione dei servizi per l’infanzia. Per far fronte a questo problema il Comune di Modena ha istituito nel maggio 2012 la Fondazione Cresci@Mo.
Alti tassi di inattività, bassa fertilità, povertà fra i minori ai massimi in Europa: questo circolo vizioso affligge da almeno due decenni il nostro Paese. Una vera e propria trappola da cui è urgente uscire per imboccare il cammino di una crescita non solo women-friendly, ma anche capace di valorizzare competenze e talenti oggi trascurati e discriminati.
Il posto garantito al nido è da tempo una realtà nell’area nordica. La Germania è il primo Paese continentale ad approdare a questa meta, a partire dal primo agosto 2013. Si tratta di un encomiabile successo di Ursula Von der Leyden, ministra del Lavoro (Cdu) del governo Merkel. Ma il successo è stato possibile grazie a una felice combinazione di condizioni, sulle quali è opportuno riflettere.
Il 9 luglio è stato presentato il programma nazionale ‘Servizi di cura all'infanzia e agli anziani non autosufficienti’ per l'attuazione di misure che favoriscano la coesione tra le regioni dell'UE, riducendo le disparità esistenti. Destinatari saranno gli enti locali delle quattro Regioni ricomprese nell'obiettivo Convergenza: Puglia, Calabria, Sicilia, Campania.
La Banca Popolare di Bergamo in questi anni è stata in grado di strutturare un sistema di welfare aziendale particolarmente attento al tema del work-life balance. Quest'estate la politica family friendly dell'azienda si è arricchita col progetto "Centro Ricreativo Estivo" dedicato ai dipendenti di Bergamo.
L'educazione finanziaria sta assumendo a livello europeo un ruolo strategico per la crescita e la tutela dei cittadini. Nel nostro Paese un contributo importante in questo senso viene da “Io&irischi” progetto promosso dal Forum ANIA–Consumatori per promuovere nelle nuove generazioni una maggiore consapevolezza del rischio e una cultura della sua prevenzione.