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Covid-19

Quali impatti ha avuto la pandemia di Covid-19 sul welfare italiano? Dalle azioni messe in campo per affrontare l’emergenza alle nuove dinamiche sociali scatenate dal virus, fino alle misure messe in atto per affrontare le numerose conseguenze che ancora oggi siamo chiamati ad affrontare: di seguito i nostri contributi sul tema.

A Milano la Fondazione Welfare, in collaborazione con PerMicro, lancia un nuovo progetto destinato alle partite IVA per facilitare, sostenendo formazione e aggiornamento professionale, corsi di specializzazione e certificazioni, ma anche l’acquisto di attrezzature, macchinari, tecnologie informatiche avanzate, gli investimenti materiali e immateriali di chi vuole avviare o sviluppare un’attività autonoma
L'indagine realizzata dall’Istituto Superiore di Sanità, pur con alcuni limiti, aiuta a raccogliere dati omogenei sull’impatto e la gestione del Covid-19 nelle RSA. I dati confermano che le azioni manageriali e gestionali dei singoli possono compensare alcune mancanze nelle politiche di sistema, ma anche che l’assenza di coordinamento, programmazione e raccolta di evidenze solide continua a minare qualsiasi sforzo individuale.
Il bando Seed 2019, promosso dalla Compagnia di San Paolo e in scadenza il prossimo 30 aprile, si propone di sostenere la creazione e lo sviluppo delle imprese sociali. A fronte delle conseguenze economiche e sociali dell'emergenza Coronavirus la Fondazione ha annunciato alcune modifiche che favoriranno il rilancio delle imprese sociali.
Alcuni dicono che è nei momenti di crisi, nelle difficoltà, che vengono fuori le idee migliori, le innovazioni più coraggiose. Certamente è proprio in questo periodo che si è resa evidente l’Italia migliore: quella fatta di tanti piccoli e grandi gesti spontanei di solidarietà. Un misto di generosità e di creatività, di orgoglio e di ingegno che è diventato capace di rispondere, nella sanità come nel welfare, a nuovi problemi, con nuove soluzioni.
Attraverso la contrattazione collettiva nell'ambito della sanità integrativa, le parti sociali si stanno attivando per promuovere misure ad hoc per fornire maggiore sicurezza ai lavoratori e alle imprese in questo periodo di crisi. Alcuni esempi arrivano dagli interventi realizzati dai Fondi sanitari integrativi dei settori metalmeccanico, della cooperazione, dell’artigianato, della moda e della logistica. Ne parliamo in questo approfondimento.
I minori non sono al centro dell’agenda politica italiana. Non lo sono in condizioni normali e non lo sono, purtroppo, neanche durante questa emergenza. Eppure stanno pagando a caro prezzo le conseguenze della crisi sanitaria in atto, essendo confinati in casa ormai da tempo. Se vogliamo evitare una drammatica crescita delle disuguaglianze, l'avvio della cosiddetta fase 2 deve mettere al centro bambini e ragazzi.
In questi giorni in cui lavorare, collaborare e seguire incontri formativi a distanza è divenuta una prassi comune crediamo sia importante conoscere quali sono gli strumenti che meglio di adattano ad ogni situazione. Sempre più sentiamo infatti parlare di webinar, web-incontri, laboratori digitali, webcast, dirette, tutorial e altro ancora. Ma di cosa si tratta? Quali sono le proposte più adeguate alle nostre esigenze?
Il Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese ha lanciato la campagna di crowdfunding "Lontan dagli occhi #VICINIALCUORE" allo scopo di garantire i servizi socio-sanitari essenziali anche durante questa emergenza. A causa dell'attuale pandemia di Covid-19, le necessità per chi si occupa di welfare sono infatti molte e spesso da affrontare con estrema urgenza. Per questo, chi vuole, può sostenere il Consorzio anche con piccole donazioni economiche.
Nell'attuale fase di emergenza sanitaria generata dal Coronavirus, Fondazione Unipolis ha deciso di confermare la prevista apertura del bando Culturability. In un momento di profonda crisi culturale, economica e sociale, si intende così offrire un supporto alle tante organizzazioni culturali in difficoltà, che continueranno nei prossimi mesi ad accusare gli effetti della chiusura dei propri spazi. La call chiude il 16 giugno 2020 alle ore 13.
Le dinamiche di impatto sociale sono state a lungo considerate come una nicchia per innovatori, sostenute da un manipolo di pionieri con l'intento di avvicinarle al mercato mainstream. In questa situazione di emergenza, secondo Roberto Randazzo e Giuseppe Taffari, dovrà però essere il sistema imprenditoriale stesso a riorganizzarsi allo scopo di focalizzarsi sulle strategie di impatto sociale che riguardano la nostra intera collettività. Ecco perché.
Nelle ultime settimane molti enti pubblici hanno iniziato a ricorre a campagne per reperire risorse necessarie a fronteggiare l'emergenza Coronavirus. Secondo la Scuola di Fundraising di Roma, tuttavia, raramente queste iniziative sono realizzate seguendo dei minimi criteri di qualità che possano garantire risultati qualitativi e quantitativi soddisfacenti. Per questa ragione ha voluto realizzare un decalogo che spiega come muoversi al meglio.
Valoriamo è un progetto realizzato nella provincia lecchese per favorire la diffusione di esperienze di welfare aziendale territoriale e promuovere percorsi di inclusione lavorativa. Come in molti altri casi, i promotori dell'iniziativa si trovano oggi a dover sostenere la popolazione nella crisi legata alla pandemia, impegnandosi nel contempo a tutelare la salute dei propri lavoratori. Ecco quali strategie sono state messe in campo per affrontare la situazione.
L'attuale emergenza sanitaria rende evidente che uno degli aspetti su cui l’Italia deve fare passi avanti è l’innovazione tecnologica digitale per assicurare una migliore capacità di raccolta ed elaborazione dati, un utilizzo delle tecnologie a supporto degli operatori sanitari, un sostegno al benessere delle persone in tempi di distanziamento sociale.
Dopo le esperienze di BiellaWelfare, MateraWelfare e SondrioWelfare, il Gruppo Cooperativo CGM attiva RhoWelfare: si tratta di una piattaforma digitale che rende più semplice selezionare e accedere ai servizi alla persona, certificati e ridisegnati allo scopo di fronteggiare l'emergenza che stiamo vivendo dal punto di vista sanitario, economico e sociale. Ce ne parla il nostro Valentino Santoni.
In queste settimane, centinaia di famiglie della città di Milano che già vivevano in situazioni di difficoltà economica hanno visto aggravarsi le loro condizioni. La necessità di "rimanere a casa" inoltre ha bloccato anche i volontari del Terzo Settore impegnati nella distribuzione degli aiuti alimentari. Proprio per queste ragioni è partita la campagna di crowdfunding "MilanoperMilano: aggiungi un pasto a tavola".
La pandemia di Coronavirus sta producendo ricadute molto pesanti per le fasce più povere della popolazione. Allo scopo di mitigare il più possibile gli effetti economici dell'attuale emergenza, l'Alleanza contro la povertà in Italia ha pubblicato un comunicato con alcune proposte concrete finalizzate ad ampliare la platea dei beneficiari delle misure di sostegno al reddito. Ecco di cosa si tratta.
Molte organizzazioni del Terzo Settore rischiano di non resistere alle conseguenze economiche del Coronavirus. Ma la perdita di queste realtà avrebbe degli effetti enormi per la coesione sociale del nostro Paese e, più in generale, il suo sistema di welfare. Andrea Bernardoni, della Presidenza di Legacoopsociali, e Carlo Borzaga, Presidente di Euricse, propongono alcune misure per il sostegno a quello che è uno dei settori più colpiti dalla crisi.
Il Coronavirus si sta rivelando particolarmente aggressivo nei confronti delle persone più anziane. L'altissima mortalità registrata in molte Residenze per anziani ha alimentato dubbi e polemiche sull'opportunità di utilizzare queste strutture per ricoverare pazienti affetti da Covid-19 e alleggerire così le strutture ospedaliere. Aiuta a fare ordine nei dati e a offrire qualche elemento di conoscenza per rispondere ai tanti interrogativi il paper "Un'emergenza nell'emergenza".
Il virus è per sua natura "democratico": colpisce gli individui indipendentemente da fattori come reddito, provenienza o status. I suoi effetti però non lo sono altrettanto: i gruppi sociali sono infatti esposti in maniera diversa ai rischi socio-economici, diretti o indiretti, che il virus porta con sé. A essere penalizzati sono soprattutto i lavoratori autonomi, che nell'Italia colpita dalla pandemia sono oltre 5 milioni fra frelance, partite IVA e creativi.
L'Alleanza per l’infanzia ha diffuso un nuovo comunicato che invita a mettere al centro delle politiche per il superamento dell'attuale emergenza sanitaria i bambini e i ragazzi. A fronte del rischio che la crisi in atto aumenti ulteriormente le disuguaglianze economiche ed educative è infatti necessario adottare una logica d'intervento che, oltre a guardare all'immediato, si ponga anche obiettivi di medio e lungo termine.
Fin dall'inizio della pandemia le persone senza dimora sono apparse come una categoria particolarmente esposta ai rischi legati al Coronavirus. Le strutture di accoglienza, già inadeguate in tempi ordinari, mostrano in questo momento tutti i loro limiti. Da come decideremo di tutelare il diritto alla salute delle persone senza dimora e degli operatori sociali dipenderà la nostra capacità di crescere come una comunità inclusiva. È questo il pensiero di Silvia Stefani.
Emergenze e disastri possono anche condurre a scatti di solidarietà collettiva durevole nel tempo, a salti di qualità nel modo in cui le comunità politiche si tengono insieme e organizzano la collaborazione sociale. È questo il pensiero espresso da Maurizio Ferrera, docente dell'Università di Milano e supervisore scientifico del nostro Laboratorio, in questo interessante articolo uscito all'interno del Corriere della Sera.
Nell'attuale condizione di emergenza parlare di welfare aziendale non è facile. Il mondo del lavoro e della contrattazione si sta (giustamente) concentrando soprattutto su altre tematiche. Ci sono però alcune imprese che hanno fatto uno sforzo per introdurre piani e prestazioni di welfare volti a mitigare gli effetti della pandemia. In questo articolo vi parliamo di alcune di queste esperienze.