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Di fronte all’aggravarsi dei problemi derivanti dalla crisi e alle crescenti difficoltà del nostro sistema di welfare, accanto a tagli e misure di ricalibratura della spesa, potrebbe certamente trovare spazio e rinnovato attivismo il mutualismo che, seppur in ritardo rispetto ad altri Paesi europei, in Italia avrebbe un notevole margine di sviluppo in ambito sanitario e socio-assistenziale.
E’ stata presentata a Torino l’Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2013, un progetto annuale del Centro Einaudi e di Intesa Sanpaolo che grazie alle sue serie storiche consente di comparare le scelte di risparmio dei cittadini dal 1983 a oggi. Quest'anno le donne sono al centro dell'indagine.
Può esistere il mercato nel welfare? Possiamo definirlo buono o cattivo? Il libro di Jane Gingrich "Making Markets in the Welfare State: The Politics of Varying Market Reforms" affronta proprio uno degli interrogativi più attuali e controversi del dibattito sul welfare state: l’ingresso dei privati come fornitori di servizi di welfare.
L'educazione finanziaria sta assumendo a livello europeo un ruolo strategico per la crescita e la tutela dei cittadini. Nel nostro Paese un contributo importante in questo senso viene da “Io&irischi” progetto promosso dal Forum ANIA–Consumatori per promuovere nelle nuove generazioni una maggiore consapevolezza del rischio e una cultura della sua prevenzione.
Si parla spesso di welfare e del “ruolo sociale” delle assicurazioni all’interno della comunità e verso i consumatori. Ma come si comportano le assicurazioni con i propri dipendenti? Questa settimana abbiamo intervistato Marisa Parmigiani e Annalisa Ferrari di Unipol Assicurazioni, gruppo che da oltre 50 anni opera nel settore.
E’ stata presentata a Roma lo scorso 11 dicembre la seconda indagine sulla percezione degli italiani rispetto ai rischi sociali, realizzata da Censis e Forum Ania Consumatori. Il secondo rapporto registra un peggioramento della già rilevata sfiducia da parte dei cittadini nei confronti della tutela pubblica, e più in generale un sentimento di sconforto di fronte alla crisi economica che non passa. Gli italiani si aspettano un ulteriore arretramento della copertura pubblica, e giudicano inadeguati i servizi per la tutela dei “nuovi rischi”, primo tra tutti quello della non autosufficienza.
L’esecutivo guidato da Mario Monti ha accompagnato la severa riforma fiscale a provvedimenti mirati a modificare la legislazione in materia di lavoro e competitività dei servizi. Interventi che, non lasciando inalterato il sistema di welfare, influiscono inevitabilmente sul costo sociale della crisi finanziaria. Questo è lo scenario descritto dal recente studio pubblicato da Swiss Re, che presenta un'analisi del contesto macro-economico, demografico e sociale del paese al fine di aprire alla discussione circa le sfide e le prospettive di sviluppo del settore assicurativo in Italia.
E’ scaduto il termine per l’invio di osservazioni sul nuovo regolamento in consultazione relativo ai limiti agli investimenti dei Fondi Pensione. Abbiamo chiesto un parere circa le nuove disposizioni e le prospettive per gli investitori istituzionali al prof. Riccardo Cesari, in occasione del suo intervento al seminario tecnico organizzato da Mefop lo scorso 12 luglio.
L’evoluzione dei mercati finanziari, la riforma del sistema di previdenza complementare e la direttiva UE sui fondi pensione hanno reso necessaria una revisione del 703, il decreto che dal 1996 definisce criteri e limiti di investimento, nonché i conflitti di interesse dei fondi pensione.
La Giornata Nazionale della Previdenza si è aperta a Milano lo scorso 10 maggio con il messaggio del Presidente della Repubblica, che ha ricordato la necessità di fornire a tutti i cittadini, e soprattutto ai giovani, una corretta e completa informazione previdenziale. Soprattutto ora, con il passaggio al regime contributivo. Hanno partecipato all’edizione 2012 più di 80 espositori e 170 relatori tra esperti, rappresentanti delle istituzioni e operatori del settore si sono confrontati durante gli incontri in programma.
Negli scorsi mesi la stampa internazionale e i media hanno dato grande eco alla notizia della decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea di vietare la discriminazione tra uomini e donne in ambito assicurativo. Applicando il principio di non discriminazione di genere nell’accesso a beni e servizi contenuto nella Direttiva del Consiglio 2004/113/EC, la Corte ha stabilito che dal 21 dicembre 2012 non sarà più possibile per le compagnie assicurative offrire polizze differenziate, come invece oggi accade per Rc-auto e polizze vita. Unanime la reazione del settore assicurativo, che si appella alle statistiche e avverte circa possibili aumenti dei prezzi. Abbiamo chiesto alla Prof.ssa Olivia Bonardi, docente di Diritto del lavoro e di Diritto della sicurezza sociale, e coautrice della nota scaricabile dal sito del Parlamento Europeo, di spiegarci meglio di che cosa si tratta.
A differenza di altri ambiti di assicurazione sociale, il rischio di disoccupazione in Svezia non è stato tutelato tramite l’introduzione di un sistema di assistenza pubblico. Ecco come funziona il sostegno alla disoccupazione.
E’ stato presentato a Roma lo scorso 17 novembre il rapporto “La vulnerabilità economica delle famiglie italiane”, realizzato dal Forum ANIA - Consumatori insieme all’Università degli Studi di Milano, e con il supporto tecnico di GfK Eurisko.
Nel 2009 l’Ufficio Studi dell’ANIA, assieme all’Istituto per la Ricerca e lo Sviluppo delle Assicurazioni (IRSA), ha avviato un progetto di ricerca per analizzare la domanda potenziale di bisogni assicurativi delle famiglie italiane, famiglie esposte in misura crescente a rischi ed eventi non coperti dal sistema di welfare pubblico.