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Nel quinto approfondimento di ABNE, il progetto che stiamo realizzando con Slow News per raccontare cos'è e come funziona la Politica di coesione europea, affrontiamo il tema dei servizi all'infanzia partendo dall'esperienza della Campania.
Il Quinto Rapporto sul secondo welfare intende offrire una fotografia inedita su presente e futuro del welfare italiano scosso dalla pandemia. I contenuti del Volume sono stati approfonditi dal gruppo di ricerca del Laboratorio e discussi dai rappresentanti delle principali Alleanze di scopo del nostro Paese nel corso della presentazione nazionale del 27 gennaio.
Il Capitolo 3 del Quinto Rapporto sul secondo welfare, dedicato alla expert survey sul welfare aziendale territoriale, mette in luce come l'impegno delle imprese nel campo del welfare abbia contribuito a dare risposte concrete ai nuovi bisogni scaturiti dall'emergenza pandemica.
Il Capitolo 7 del Quinto Rapporto sul secondo welfare analizza gli effetti della pandemia in materia di welfare aziendale. Guardando al futuro, Valentino Santoni si concentra sulle opportunità del welfare aziendale nel raggiungimento degli obiettivi prefissati dal PNRR e di quelli definiti dall'Agenda 2030.
Il Capitolo 8 del Quinto Rapporto sul secondo welfare indaga il ruolo delle reti multi-attore per l'innovazione e il rinnovamento dei sistemi di welfare locale. A tale scopo si analizza il percorso di un'iniziativa sperimentale di welfare aziendale territoriale e inclusione lavorativa sviluppata in provincia di Lecco.
Quali sono le competenze necessarie per le nuove modalità lavorative? Come possiamo evitare che il divario digitale si acuisca sempre più? Ecco alcune riflessioni sul lavoro da remoto.
Dal 15 ottobre è previsto il ritorno al lavoro in presenza per i dipendenti della Publica Amministrazione. Il ripristino di questa modalità lavorativa evidenzia la mancata comprensione delle reali opportunità offerte dal lavoro agile.
I cohousing hanno nel contatto tra gli abitanti e nella condivisione di spazi e beni il loro punto di forza. Come sono cambiati questi luoghi con il Covid-19? Ne abbiamo parlato con una cohuser di Smart Lainate.
A Porto si è deciso che entro il 2030 almeno il 78% della popolazione europea dovrà avere un lavoro. Ma dietro a medie e percentuali ci sono questioni complesse che occorre conoscere per evitare di sottovalutare questo tema strategico.