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esclusione sociale

La Commissione Europea ha di recente pubblicato il rapporto di sintesi della conferenza “The Europe 2020 poverty target: lessons learned and the way forward” tenutasi a Bruxelles lo scorso 9 ottobre. La conferenza - che ha visto protagonisti ministri e altri responsabili politici a livello nazionale, parti sociali, società civile, accademici, imprenditori sociali e rappresentanti delle istituzioni europee - ha risposto all’obiettivo di sviluppare una riflessione sul target europeo di lotta alla povertà, fissato nel quadro della strategia Europa 2020, e sulle prospettive di policy in questo settore.
La Fondazione tedesca Bertelsmann Stiftung ha di recente pubblicato un rapporto sulla giustizia sociale in Europa misurandola attraverso la costruzione di un apposito indice denominato Social Justice Index. Il lavoro si inserisce nel quadro del progetto Social Inclusion Monitor Europe, che si pone l’obiettivo di fornire dati utili al cambiamento della politica sociale degli stati membri dell'UE.
Nella bozza inviata a Bruxelles, la Legge di Stabilità è presentata come strumento per la crescita: meno pressione fiscale su imprese e famiglie che dovrebbe generare più investimenti, consumi e posti di lavoro. Le cifre confermano che stavolta l’impegno del governo è significativo, ma non mancano le ombre: dall'aleatorietà di alcune coperture alla scarsa rilevanza dell'annunciata spending review.
L’Alleanza contro la Povertà ha presentato un progetto per l'introduzione del Reddito di Inclusione Sociale. L’obiettivo dello strumento è quello di rispondere a quei 6 milioni di italiani che oggi si trovano in povertà assoluta, incapaci cioè di acquistare beni e servizi necessari al mantenimento di uno standard di vita considerato minimamente accettabile.
il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato i primi dati relativi a raccolta e gestione delle domande di accesso alla Nuova Carta Acquisti. Questa analisi, pur evidenziando alcuni limiti della sperimentazione, costituisce una base di apprendimento utile alla futura estensione della misura ad altri territori.
Con la crisi sono nate molte iniziative volte a insegnare ai giovani vecchi e nuovi mestieri. Uno di queste è la Piazza dei Mestieri di Torino, una Fondazione che offre formazione e percorsi di inserimento nel lavoro: nelle sue aule negli ultimi 10 anni sono passati più o meno 3.000 ragazzi e ragazze, grazie ai corsi l’85% ha ottenuto un inserimento lavorativo immediato.
Una due giorni di incontri, seminari, laboratori, musica e spettacoli per raccontare le buone pratiche avviate nel Sud Italia sul tema della sostenibilità sociale, culturale, ambientale ed economica. Si tratta di “Con il Sud sostenibile”, evento promosso da Fondazione CON IL SUD e Fondazione Cariplo per dibattere su temi che riguardano il futuro del Mezzogiorno.
Mercoledì 27 agosto, nel corso della 35ª edizione del Meeting per l’Amicizia tra i Popoli di Rimini, si è svolto l’incontro “Testimonianze dalle periferie: libertà dietro le sbarre”. A confrontarsi sull’articolato tema del recupero dei detenuti all’interno delle carceri sono stati esponenti delle cooperative sociali operanti all'interno delle case circondariali, i dirigenti di alcuni istituti di pena e un magistrato di sorveglianza del Tribunale di Milano. Ad unire i diversi interventi la convinzione che il reinserimento dei detenuti all’interno della società passi anzitutto dalla possibilità per questi ultimi di incontrare, già dietro le sbarre, esperienze in grado di valorizzare le loro capacità, attitudini e speranze, anzitutto attraverso il lavoro e la formazione.
Per rispondere alle sfide dell'homelessness la delegazione siciliana di Caritas, conscia dell’esigenza di snellire e ripensare i modelli di welfare in senso meno assistenzialista ed economicamente più sostenibile, ha elaborato il progetto “Housing first Sicilia”, iniziato a giugno con la supervisione scientifica della Federazione Italiana Organismi Persone Senza Dimora.
Secondo gli ultimi dati Istat rimane stabile la povertà relativa, mentre cresce in maniera preoccupante il livello di povertà assoluta, soprattutto nelle regioni meridionali. Forse la crisi sta finendo per davvero, ma sicuramente gli effetti sociali che ha generato sono ancora lontatni dall'essere risolti, specialmente nelle regioni del Sud.
Mettere in contatto l’offerta di pane invenduto con la domanda di chi quotidianamente è impegnato ad aiutare i più poveri sarebbe fondamentale per contribuire concretamente al contrasto della povertà alimentare. E’ questa l’idea di Breading, una piattaforma online sviluppata da un gruppo di giovani ragazzi di Milano e Bergamo.
Nei mesi scorsi vi abbiamo raccontato della crescente diffusione dei cosiddetti social bond per sostenere iniziative dal grande valore sociale. Dopo UBI Banca e Banca Prossima, ora entra nell'arena dei social bond anche Deutsche Bank, che ha presentato il suo primo titolo obbligazionario solidale “made in italy”.
Nel corso della Colletta Alimentare Straordinaria svoltasi sabato 14 giugno sono state raccolte 4.770 le tonnellate di cibo, donate dagli italiani in oltre 6.000 punti vendita sparsi in tutta la Penisola. Queste risorse nei prossimi mesi verranno distribuite a oltre 8.900 strutture caritative operanti su tutto il territorio nazionale che ogni giorno sostengono 2 milioni di persone indigenti.
Sabato 14 giugno si svolgerà un’edizione straordinaria della “Giornata Nazionale della Colletta Alimentare". Di fronte ai numeri sempre più allarmanti dell’emergenza alimentare in atto nel nostro Paese – gli ultimi dati parlano di oltre 4 milioni di persone che chiedono aiuto per rispondere alle proprie esigenze primarie - la Fondazione Banco Alimentare ha infatti scelto di organizzare questo nuovo appuntamento di solidarietà, che si aggiunge al tradizionale evento di fine novembre.
Negli anni l'Unione Europea, dal Consiglio di Lisbona ad Europa 2020, ha promosso una strategia di modernizzazione dello stato sociale centrata sul concetto di innovazione sociale. Ripercorriamo rapidamente l'evoluzione della politica comunitaria in questo ambito, cercando di coglierne rischi e potenzialità in un'ottica che guarda al futuro.
La crisi pare aver imprigionato l’Europa in una condizione di ansia perenne che coinvolge tutte le componenti dell’Unione. Prima che la situazione degeneri occorre un cambio di passo che ponga al centro dell'attenzione non solo competitività e mercati efficienti ma anche solidarietà verso i più deboli, e un welfare efficace e capace di rispondere a bisogni sia vecchi che nuovi.
Povertà tra i minori ed esclusione sociale sono da tempo al centro delle politiche della UE. A un anno dalla raccomandazione “Investing in children: breaking the cycle of disadvantage” lo European Network of Independent Experts on Social Inclusion ha pubblicato il rapporto annuale che offre una sintesi della situazione dei 28 Stati membri.
Nonostante le numerose iniziative intraprese per sostenere i più fragili, negli ultimi mesi le strade per uscire dalle povertà si sono fatte gradualmente più ripide e tortuose per milioni di persone che vivono nel nostro Paese. E’ quanto emerge da "False partenze”, il Rapporto Caritas 2014 sulla povertà e l’esclusione sociale in Italia
Il 5 giugno prossimo a Bruxelles nel corso della conferenza “Building inclusive welfare systems: A dialogue between research and practice” verranno presentati i risultati di quattro progetti di ricerca internazionali finanziati dalla Commissione Europea nell’ambito del 7º Programma Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo.
Il Forum ANIA-Consumatori ha presentato i risultati del secondo monitoraggio dell’Osservatorio sulla vulnerabilità economica delle famiglie italiane, realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, che ha messo in luce alcune tra le più rilevanti policies attuate sul territorio nazionale in risposta alle nuove forme di vulnerabilità e alle nuove povertà.
Dopo quasi un anno e mezzo dalla proposta della Commissione, il 25 febbraio il Parlamento Europeo ha approvato il Fund for European Aid to the Most Deprived, 3.5 miliardi di euro che nel periodo 2014-2020 permetteranno agli indigenti europei di accedere più facilmente a cibo, assistenza di base e servizi sociali.
Continuano i nostri approfondimenti sulle iniziative di ricerca finanziate dal 7° Programma Quadro dell'UE e orientate a comprendere come meglio contrastare l'esclusione sociale in Europa. In quest'ottica Tatiana Saruis, ricercatrice dell'Università di Urbino, ci racconta lo sviluppo del progetto ImPRovE, che coinvolge dieci centri di ricerca presenti in diversi Paesi europei.
Anche nel nostro Paese stanno crescendo realtà che mirano a sviluppare nuovi modelli di welfare attraverso sperimentazioni orientate al maggiore coinvolgimento dell'utente, in un’ottica non necessariamente legata alle tradizionali categorie di intervento socio-assistenziali proprie del nostro sistema sociale. Vi raccontiamo della Casa della Memoria di Empoli.
Mettendo a frutto la sua pluriennale esperienza in campo internazionale, Etimos Foundation quattro anni fa ha iniziato a sviluppare progetti di microcredito anche nel nostro Paese. Questa fondazione ha infatti scelto di costituire un operatore finanziario specializzato in microcredito per affrontare più efficacemente alcuni bisogni emersi a causa della crisi.