Quale ruolo gioca il welfare artigiano nel rispondere ai bisogni del settore, facendosi carico di importanti funzioni nei campi di sanità, sostegno al reddito e conciliazione tra vita e lavoro? È la domanda al centro di “Welfare bilaterale e territori: la bilateralità artigiana prima e dopo la crisi Covid-19“, secondo working paper pubblicato da Mefop Spa in collaborazione con Percorsi di secondo welfare (qui il primo), in cui si esplora il sistema bilaterale dell’artigianato analizzando le politiche introdotte negli ultimi anni in risposta ai cambiamenti nel sistema istituzionale, nel mercato del lavoro e nella società. Ma anche le azioni intraprese in risposta alla pandemia.
Luca Cigna, autore dell’analisi, dopo aver mappato le prestazioni offerte dalle organizzazioni territoriali, traccia infatti un quadro delle risposte della bilateralità artigiana durante l’emergenza Covid-19. Di fronte a una crisi rivelatasi un vero e proprio “stress test” per tutto il comparto, gli enti hanno dimostrato una forte capacità di adattamento, ampliando in breve tempo il ventaglio di prestazioni disponibili per proteggere i lavoratori da rischi sociali e sanitari. Il Working Paper si basa sulle evidenze raccolte tramite 15 questionari e interviste semi-strutturate somministrate agli enti del settore con l’obiettivo di ricostruire l’offerta locale, metterne in luce le principali caratteristiche ed effettuare comparazioni tra regioni.
Come spiegato dai supervisori della ricerca nella prefazione al documento, l’esistenza di un sistema di “welfare e sostegno del lavoro“, gestito in sostanziale autonomia dalla contrattazione collettiva, ha messo in luce (pur in un momento così delicato per il nostro Paese) alcuni tra i maggiori punti di forza della bilateralità artigiana: la tempestività, la reattività e la specificità delle decisioni assunte, ma anche un forte coordinamento degli interventi nelle diverse aree di bisogno. Caratteristiche più che mai evidenti in molte azioni messe in campo per affrontare l’emergenza pandemica.
L’auspicio è che nel prossimo futuro l’analisi effettuata su un settore molto organizzato come quello dell’artigianato possa essere replicata su tutto il sistema della bilateralità, che merita di essere conosciuto, analizzato e divulgato, rendendone evidenti limiti e potenzialità.