Ci troviamo in un momento storico in cui, anche e soprattutto alla luce delle policy e delle strategie per rispondere all’emergenza sanitaria e alle già evidenti conseguenze socio-economiche della pandemia da Covid-19, il tema dell’impatto sociale appare determinante (anche) nel campo del welfare aziendale.
Lo è, in primo luogo, per comprendere l’efficacia di questo istituto per i lavoratori che beneficiano, rispetto alla retribuzione, di uno schema fiscale di favore. Ma anche per capire se sia possibile avere evidenze che giustifichino un rafforzamento delle agevolazioni previste, anche a fronte di minori entrate per l’Erario. E, ancora, se e come sia possibile promuovere l’integrazione tra differenti livelli di intervento creando sistemi di protezione che, nella società dell’incertezza, vadano a coprire nuove aree di bisogno oggi scarsamente tutelate. La valutazione, come esercizio di riflessività e di apprendimento, può infatti aiutare a comprendere i punti di forza e di debolezza del welfare di natura occupazionale, fornendo degli strumenti preziosi per orientarsi meglio nella vorticosa crescita di questo settore. A tale scopo un gruppo di lavoro composto da Social Value Italia, Percorsi di secondo welfare, Avanzi, e ALTIS – Università Cattolica ha collaborato insieme per approfondire la questione. A tale scopo è stata realizzata una survey rivolta alle aziende italiane e volta a delineare e analizzare le pratiche di valutazione di impatto sociale implementate dalle organizzazioni che adottano politiche di welfare aziendale.
I dati raccolti sono confluiti nel Position Paper “La valutazione d’impatto sociale come elemento costitutivo dei piani di welfare aziendale“, presentato il 28 gennaio 2021 nel corso di un evento online. Il paper, dopo aver delineato lo stato di sviluppo del welfare aziendale in Italia anche in relazione agli effetti della pandemia di Covid-19 (§1), descrive i dati ricavati attraverso la survey (§2). Successivamente, anche alla luce dei risultati emersi, sono approfondite le opportunità legate alla valutazione dell’impatto sociale nei piani di welfare aziendale (§3), con particolare riferimento al contesto italiano, e alle possibili scelte metodologiche (§4). In conclusione si propongono alcune prime riflessioni sulle modalità attraverso cui la valutazione d’impatto sociale può divenire un elemento costitutivo dei piani di welfare aziendale (§5).