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#Salute

Il Servizio Sanitario Nazionale è una grande conquista del nostro welfare di cui ci occupiamo costantemente, insieme alle novità legate, per esempio, a sanità integrativa, assicurazioni, nuovo mutualismo e Long Term Care. Approfondisci il Goal 3 sul sito di ASviS.

Quello della sostenibilità è ormai un tema ricorrente nel dibattito pubblico. Per tale ragione, da giugno 2020 abbiamo scelto di approfondire i nessi tra i cambiamenti in atto nel welfare italiano e i 17 Sustainable Development Goals, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Prossimità, celerità e specificità degli interventi - in ospedale e a domicilio - per far fronte alle carenze dell’attuale medicina territoriale: sono gli obiettivi che si pone la medicina di comunità che dovrebbe essere implementata grazie alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ma il percorso per realizzare questo passaggio non manca di criticità. Ce ne parla Gabriele Bottino, Professore di Diritto amministrativo all'Università degli Studi di Milano.
Grazie al Bando Riesco di Fondazione MPS, a Siena sta nascendo una piattaforma promossa dalle organizzazioni di volontariato. Oltre a facilitare l'incontro tra domande e offerta, il progetto prevede anche la presenza di sportelli e operatori per aiutare le persone a individuare i servizi.
Cristiano Gori, coordinatore del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza e Professore ordinario all’Università di Trento, spiega perché è urgente arrivare a una riforma strutturale del sistema di cura degli anziani. La crisi politica rischia di bloccare il processo in atto ma, alla luce dei tempi ristretti previsti dal PNRR e dei crescenti bisogni legati alla Long Term Care, non possiamo permettercelo.
"17 storie per il 2030" è un progetto promosso dalla Fondazione Unipolis per raccogliere storie propositive, raccontarle tramite podcast e favorire così il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Un'immersione in un desiderio comune di cambiamento e nella voglia di dare voce a un futuro diverso. Ce ne parlano Laura Baiesi e Elisa Paluan.
Il Covid ha fatto emergere diverse necessità che riguardano i sistemi di welfare locale, tra cui quella di rafforzare i servizi socio-sanitari in senso territoriale e integrato. Un approccio alternativo a quello “prestazionale” che ha caratterizzato il SSN negli ultimi decenni. Il tema è al centro di un paper di recente pubblicazione curato da Euricse e dal Centro di Salute Internazionale e Interculturale insieme ad altri partner.
La Cooperativa “La Meridiana” di Monza ha realizzato una piattaforma digitale per migliorare il benessere delle persone anziane presso il loro domicilio o le strutture residenziali. Oggi si presenta come un canale tv tematico che propone svago, attività cognitive e motorie ma che, in una logica di interattività, attraverso strumenti di telemedicina permette di raccoglie informazioni sanitarie. Un mezzo che, come ci ha spiegato Roberto Mauri, sta permettendo di ridurre la distanza tra utenti, caregiver e servizi.
Negli ultimi due anni si è resa evidente la diffusa impreparazione di attori pubblici e privati nell'affrontare le conseguenze psico-sociali della pandemia, che però ha offerto anche l’opportunità di sperimentare e intervenire in maniera innovativa. Lo dimostrano diverse esperienze realizzate in Italia.
Flaviano Zandonai, membro del Comitato Scientifico della Fondazione Easy Care, ci propone alcuni dati sull’utilizzo dell’Indennità di Accompagnamento da parte di cittadini con problematiche legate alla Long Term Care. Dalle rilevazioni affidate a Swg emerge la disponibilità degli utenti di virare verso un modello “cash to care”. Ma restano da affrontare questioni legate alla discrezionalità della scelta, alla complessità dei contesti e alla trasformazione tecnologica del welfare.
Social Impact Agenda per l’Italia sta realizzando una serie di paper per capire i nessi possibili tra il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e la finanza a impatto. In questo articolo vi raccontiamo il secondo approfondimento curato da Giuseppe Guerini, dedicato all'evoluzione dei modelli di cura e assistenza sociale.
Le organizzazioni del “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza” hanno scritto una lettera aperta al Presidente Draghi e ai Ministri Orlando e Speranza, affermando che “è arrivato il momento del Sistema Nazionale Assistenza Anziani”.
La Fondazione Cariplo ha presentato un bando che mira a sostenere progetti capaci di connettere, rafforzare e/o innovare i servizi a supporto delle persone anziane e delle loro famiglie. L’intento, in una logica di platform welfare, è favorire la ricomposizione delle risorse disponibili e il coinvolgimento della comunità. La scadenza per la presentazione delle candidature è stata prorogata al 14 ottobre 2022.
The idea of a human-animal-environment connection in health dates back to the second half of the last century, but today the One Health approach is gaining significant momentum, as it has relevant implications on collaboration between stakeholders and pandemic preparedness. This approach has been recently discussed at the Geneva Health Forum 2022 and in the World Health Assembly session.
Le organizzazioni firmatarie del “Patto per un nuovo welfare” ritengono che l'introduzione di un Secondo Pilastro Integrativo possa aiutare a supplire le carenze del Pubblico nel settore della non autosufficienza. Per Stefano Cecconi del Dipartimento Welfare della CGIL, invece, in questo momento storico sarebbe necessario concentrarsi esclusivamente sul Primo Pilastro, cioè le risorse a titolarità pubblica.
Negli ultimi 20 anni sono stati numerosi, ma infruttuosi, i tentativi di riforma della Long Term Care. Ora grazie alle risorse messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e al contributo di pensiero del “Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza” le condizioni sembrano essere finalmente propizie. Sergio Corbello, Presidente di Assoprevidenza, ci spiega perché.
L'integrazione di un Secondo Pilastro Integrativo nel sistema della non autosufficienza mira a supplire le carenze del Pubblico che oggi determinano disuguaglianze rilevanti. Ma quali sono i presupposti perché questo avvenga? Ne abbiamo parlato con Eleonora Vanni, Presidente di Legacoopsociali, che ci ha spiegato come il mondo cooperativo, su altri fronti, si sta muovendo seguendo una logica solidaristica e mutualistica che potrebbe funzionare anche per la LTC.
Il tema della revisione delle misure monetarie assistenziali, nell’alveo delle politiche di Long Term Care, è presente in diverse proposte-percorsi normativi che puntano alla riforma del settore. Fabio Diana, Direttore della Fondazione Easy Care, ci illustra le caratteristiche e gli obiettivi della proposta presentata dalla sua organizzazione, con l’obiettivo di riformare la principale misura a sostegno della non autosufficienza in Italia: l’Indennità di Accompagnamento.
Grazie a una rete di associazioni del Terzo Settore e al sostegno della Fondazione MPS, nel Senese è nato il progetto DirSI per informare e orientare le famiglie con bisogni legati alla presenza di una persona disabile e ideare nuove attività sul territorio. Un caso interessante che si aggiunge ad altre esperienze significative che stanno prendendo piede nel nostro Paese.
Il “Patto per un nuovo welfare per la non autosufficienza" propone un nuovo modello assistenziale in cui la durata e l’intensità dell’assistenza sia stabilita dai bisogni dell’assistito e non dai vincoli di spesa. L’obiettivo è potenziare l’assistenza domiciliare sociale e sanitaria, rendendola il luogo privilegiato per rispondere ai bisogni degli anziani non autosufficienti. Ce ne parla Franco Pesaresi, membro del Network Non Autosufficienza (NNA) e di Asiquas, Associazione Italiana per la Qualità dell'Assistenza Sanitaria e Sociale.
Una governance coordinata, una chiara regia, la valorizzazione delle risorse private in coordinamento con le prestazioni erogate dal Pubblico: sono gli elementi necessari a favorire l’inserimento di un Secondo Pilastro integrativo tra le modalità di finanziamento della riforma del settore della Long Term Care in Italia. Ci spiega perché Damiana Mastantuono, Dirigente Area Welfare e Sanità di Mefop.
Per gli anziani non autosufficienti e le loro famiglie la ricerca di risposte ai propri bisogni è un percorso frammentato: autogestito, costellato da una molteplicità di adempimenti, di iter amministrativi tortuosi e da criteri di inclusione ed esclusione poco chiari. La proposta del “Patto per un nuovo welfare” punta ad introdurre un unico percorso di valutazione per l’accesso all’intera rete del welfare: la Valutazione Nazionale di Base. Come dovrebbe funzionare? Ce lo spiega Fabrizio Giunco, Direttore del Dipartimento Cronicità della Fondazione Don Carlo Gnocchi ONLUS.