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#LavoroDignitoso

La promozione e la protezione del lavoro sono al centro del nostro Focus “Welfare e contrattazione”. Inoltre seguiamo regolarmente gli sviluppi del mondo del lavoro nelle aziende e nel Terzo Settore. Approfondisci il Goal 8 sul sito di ASviS.

Quello della sostenibilità è ormai un tema ricorrente nel dibattito pubblico. Per tale ragione, da giugno 2020 abbiamo scelto di approfondire i nessi tra i cambiamenti in atto nel welfare italiano e i 17 Sustainable Development Goals, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

A seguito della pandemia, il legame tra In-Work Benefit e schemi di reddito minimo è destinato ad acquisire una crescente importanza a causa del potenziale impatto degli shock occupazionali asimmetrici sui lavoratori a basso reddito. Per questo la recente riforma del Governo Meloni appare un'occasione mancata. L'analisi di Andrea Ciarini, Matteo Luppi e Stefano Sacchi.
Si tratta di una figura sempre più richiesta dalle imprese italiane, in cerca di professionisti che possano sostenerle nel campo del welfare aziendale. Sergio Sorgi ci ha spiegato l'importanza di percorsi che offrano formazione di qualità per tutelare davvero il benessere di chi lavora e garantire la sostenibilità delle imprese.
Il testo approvato dal Consiglio dei Ministri il 1° maggio conferma la volontà del Governo di usare la defiscalizzazione per sostenere le famiglie e incentivare la natalità. Il rischio però è che così si perda il valore sociale del welfare aziendale e la sua capacità di innovare il rapporto tra impresa e dipendenti. Anche in vista della riforma fiscale andrebbero ripensate le logiche degli interventi normativi, valorizzando la dimensione sociale e quella territoriale.
L'European Institute for Gender Equality ha analizzato come il lavoro di cura delle persone non autosufficienti sia cambiato nel periodo pandemico. Il quadro sembra presentare una condizione di parità tra uomini e donne che si occupano di cura informale, ma la situazione è in realtà molto più complessa. Andiamo a vedere perché.
Nella scorsa programmazione diverse Regioni hanno utilizzato le risorse europee, soprattutto quelle del Fondo Sociale Europeo, per diffondere e sostenere progetti di welfare aziendale. Gli stanziamenti di Bruxelles per il 2021-2027 potrebbero essere utilizzati per finanziarie nuovi bandi e progetti, che però andrebbero strutturati sulla base di alcuni criteri chiari.
In Italia lavorano 55 donne su 100 nella fascia d’età 20-54. Almeno altre 15 vorrebbero ma non riescono. E se ci sono figli o anziani da assistere, restano intrappolate a casa. A dirlo è Maurizio Ferrera, che indica alcune cose che il Governo Meloni potrebbe fare per cambiare le cose nel nostro Paese, incentivando anche la natalità che tanto ci manca.
In un allegato del Documento di Economia e Finanza si fa riferimento al welfare aziendale come opportunità per sostenere la natalità e favorire la parità di genere e l'occupazione femminile. La visione, al momento, appare però molto ridotta.
I sistemi reputazionali delle piattaforme digitali oggi vengono intesi sempre più spesso come il cardine di un nuovo dispositivo di controllo sui servizi e su chi li offre. Ma come si declina questa dimensione nel campo del welfare, in cui il fulcro del lavoro sono le relazioni stesse? Ce ne parla Francesco Bonifacio in questo nuovo approfondimento curato dal gruppo di ricerca del progetto WePlat.
Un recente volume, a partire dall’analisi delle relazioni sociali e del lavoro nell’economia delle piattaforme, propone un modello di regolazione finalizzato alla tutela dei diritti fondamentali degli utenti.
È possibile lavorare meno ore, ma solo a fronte di un aumento della produttività e dello sviluppo di servizi di conciliazione adeguati. Ora i sindacati, che si sono dimostrati entusiasti dei risultati di uno studio realizzato nel Regno Unito, devono investire su sperimentazioni e contrattazione. Il settore delle auto potrebbe essere quello giusto.
Il progetto dell'Università degli Studi di Milano e Polis-Lombardia mette a disposizione 10 video-lezioni tenute da docenti ed esperti per approfondire tematiche centrali per la conciliazione vita-lavoro. Un armamentario di conoscenze su dimensioni che sono sempre più importanti per persone, organizzazioni e istituzioni.
In Italia le imprese salvate dai lavoratori sono ormai un’esperienza consolidata, come anche in Francia e Spagna. Ora, l’Unione Europea vorrebbe mettere in campo risorse per sostenerne la nascita e, soprattutto, garantirne la sostenibilità. Se ne è discusso in un convegno a Bruxelles.
In occasione dell'approvazione della Delega al Governo per la riforma fiscale si è tornati a parlare di welfare aziendale. Il dibattito sul tema è però bloccato sulla questione dei fringe benefit, mentre non si parla di come valorizzare davvero i servizi e le prestazioni orientate al benessere di lavoratori e lavoratrici.
Diverse ricerche mettono in luce come il welfare aziendale e le politiche per il benessere siano sempre più importanti per imprese e collaboratori. Ma anche che, per essere davvero efficaci, devono partire da un’analisi corretta dei bisogni della popolazione aziendale. Per questo sono fondamentali strumenti che aiutino a valutarli e supportare le imprese. Come WIN.
Mentre sui diritti civili la nuova Segretaria del Partito Democratico ha molte proposte concrete, in linea con i più avanzati orientamenti delle sinistre europee, sui diritti sociali sembra esserci una certa ambiguità. Secondo Maurizio Ferrera Schlein deve superare la nostalgia per un mondo in cui la flessibilità non esisteva e adottare proposte che guardino avanti, calibrate sulle irreversibili «diversità» dell’economia e della società di oggi.
È l'obiettivo di WIN, applicativo che aiuta le organizzazioni a essere più consapevoli delle reali necessità di lavoratrici e lavoratori per investire in maniera efficace nel welfare. Vi raccontiamo come è nato lo strumento che Secondo Welfare ha realizzato insieme a Walà.
È il tema del 5° Rapporto Osservatorio Long Term Care di Cergas SDA Bocconi, che propone dati e riflessioni sulla situazione della LTC in Italia, il funzionamento dei suoi servizi residenziali e la gestione delle risorse umane impiegate. Oltre a piste di lavoro su cui concentrarsi per promuovere il rinnovamento del settore. Ce lo raccontano Giovanni Fosti, Elisabetta Notarnicola e Eleonora Perobelli.
Women at Work è un progetto realizzato tra l'Italia e la Svizzera grazie a risorse Interreg. In questo articolo vi proponiamo alcune considerazioni su quanto accaduto nella città Novara, dove Percorsi di secondo welfare si è occupato del monitoraggio delle azioni attuate da Filos Formazione, partner di WaW che opera nella città.
La diminuzione delle emissioni prevista dal Green Deal europeo chiede alle istituzioni nazionali e regionali di trovare soluzioni adeguate per affrontare gli effetti occupazionali e sociali. Sia in termini di problemi che di opportunità. Regione Lombardia ha recentemente adottato un piano dedicato, che andrà però implementato attraverso una governance il più possibile partecipata e collaborativa.
Un ascolto continuativo per aiutare lavoratori e lavoratrici a trovare i servizi più adatti alle proprie esigenze, ma anche indicatori che aiutino a capire la sostenibilità delle proprie scelte. Due dimensioni che esemplificano alcuni cambiamenti che stanno interessando (anche) il mercato del welfare aziendale.