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#Istruzione

È fondamentale mantenere l’attenzione su temi come la povertà educativa e l’inclusione scolastica, anche di ragazzi con disabilità. Tra le altre cose, ci occupiamo di servizi per la prima infanzia con il nostro Focus “ZeroSei”. Approfondisci il Goal 4 sul sito di ASviS.

Quello della sostenibilità è ormai un tema ricorrente nel dibattito pubblico. Per tale ragione, da giugno 2020 abbiamo scelto di approfondire i nessi tra i cambiamenti in atto nel welfare italiano e i 17 Sustainable Development Goals, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Secondo Welfare ha realizzato una ricerca per ActionAid Italia al fine di individuare le aree di intervento strategiche per promuovere il superamento delle disuguaglianze sociali che si sviluppano nell'ambiente scolastico. La presentazione del report che abbiamo prodotto ci offre anche la possibilità di raccontare perché il nostro Laboratorio si sta occupando con crescente attenzione di giovani e educazione.
Per il 70% la DAD è stata più faticosa delle lezioni in presenza, mentre più del 25% afferma che abbia influenzato negativamente i propri voti. La pandemia però è stata anche l’occasione per sperimentare i vantaggi del digitale, che oltre il 90% dei dirigenti vorrebbe continuare ad utilizzare.
La chiusura delle scuole, dei servizi educativi e di molte attività sportive e ricreative ha determinato una deprivazione educativa, culturale e relazionale senza precedenti. Su Rivista Solidea, Chiara Agostini individua e descrive alcune logiche di intervento per rimettere al centro delle politiche per bambini, bambine, ragazzi e ragazze.
In che modo il nostro Paese sta affrontando, finora senza esiti positivi, l’emergenza denatalità? In questo articolo, che si aggiunge a quelli già pubblicati su Francia e Germania, facciamo il punto sulle misure adottate negli ultimi anni e analizziamo le novità del Family Act, approvato ad inizio aprile, a cui però bisognerà affiancare interventi di più ampio respiro.
Dopo due anni di crisi pandemica il fenomeno della povertà educativa ha conosciuto un ampliamento, anche a causa del ritardo nelle competenze digitali di molti ragazzi. In questo nuovo approfondimento di #OltreLaDad Sofia Barbè Cornalba ci parla del modello di apprendimento digitale promosso dalla Fondazione Mondo Digitale con il progetto OpenSPACE, che ha unito tecnologia ed empowerment per favorire la crescita dei giovani.
La digitalizzazione della didattica ha radici ben più lontane della Dad, alla quale ci siamo abituati negli ultimi due anni di pandemia. In questo approfondimento per Buone Notizie Chiara Agostini riflette sull'importanza delle competenze digitali per i giovani e sulla necessità di riempire il digital divide attraverso un adeguato percorso che interessi le scuole italiane e che si distacchi da quanto fatto nel periodo emergenziale.
Se la didattica a distanza ha creato disuguaglianze sociali evidenti, con gravi conseguenze sui livelli d'apprendimento e lo status psicologico dei giovani, lo stesso non si può dire per le prospettive che offre invece la didattica digitale integrata. In questo articolo per Buone Notizie Paolo Riva offre uno sguardo sulle opportunità dell'apprendimento digitale e sulla necessità di utilizzare efficacemente i fondi del PNRR per realizzare un nuovo modello di scuola.
In questa scuola superiore della provincia di Varese la pandemia ha permesso di accelerare un processo di innovazione digitale della didattica che era già in atto da tempo. Nella nuova puntata di #OltreLaDad Ester Bonomi ci spiega che tra gli elementi di maggior valore, accanto alle nuove tecnologie, spicca una dimensione umana fondamentale: la disponibilità degli insegnanti di mettersi in discussione.
Non per mancanze o ritardi, ma perché era già stata "superata" da una vera didattica digitale integrata. Qui web, app e metodologie partecipative ribaltano le logiche abituali di insegnamento e innescano meccanismi collaborativi tra allievi e con i docenti. Ed è accaduto anche durante una pandemia. Vi spieghiamo come nel nostro primo primo caso di studio per #OltreLaDad.
A metà degli anni 2000 i tedeschi avevano dei tassi di fertilità bassissimi, ma sono riusciti a farli risalire fino a tornare in linea con la media europea. In che modo ci sono riusciti? Facendo tornare le donne nel mercato del lavoro il prima possibile e incentivando la conciliazione vita-lavoro.
Con 193 voti favorevoli, 10 contrari e 15 astenuti, il Senato ha approvato il pacchetto di riforme per le politiche per la famiglia. Ora il Governo e il Parlamento dovranno confrontarsi per emanare i decreti attuativi nel corso dei prossimi due anni.
Realizzando "A Brave New Europe" ci siamo accorti che la Politica di coesione europea non è cosa nota ai più e, soprattutto, che quando si parla di “Unione Europea” si scatena il tifo. Per questo ci piacerebbe capire meglio qual è la percezione delle persone su questi temi per migliorare il nostro progetto. Ci dai una mano partecipando a un breve sondaggio?
Al momento sono arrivate richieste solo per metà delle risorse messe a disposizione dal Piano: il rischio è che così non venga raggiunta l'agognata copertura del 33%. Per questo il network, che riunisce le principali reti che si occupano di minori ed educazione, ha voluto mettere in luce le ragioni di questa situazione e le azioni da intraprendere evitare di sprecare l'occasione offerta dal PNRR.
Come interloquire con chi parla un’altra lingua? E come dialogare quando i riferimenti culturali sono altri? A partire dall’esperienza di una struttura di isolamento fiduciario di Trieste, in questo contributo gli operatori che ogni giorno si relazionano con minori stranieri non accompagnati mettono a tema il ruolo della mediazione culturale come strumento imprescindibile nelle relazioni educative.
La popolazione italiana continua a diminuire e questo genera conseguenze su vari fronti, tra cui la sostenibilità del nostro sistema di protezione sociale. In questo articolo Ester Bonomi ci aiuta a capire quali sono le cause della denatalità e come i diversi Paesi europei hanno cercato di porre un freno al calo demografico. Esempi a cui potrebbe guardare l’Italia per ripensare il suo approccio al tema.
Il fenomeno dei giovani che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi di formazione in Italia resta su livelli allarmanti. Il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali hanno quindi elaborato il Piano nazionale “Neet working” per affrontare la questione.
Nella terza puntata di #OltreLaDAD parliamo degli istituti scolastici che aderiscono al Movimento Avanguardie Educative e che applicano da anni strumenti digitali per trasformare la didattica e renderla più coinvolgente. Una comunità di pratiche che fa innovazione dal basso. E che vi raccontiamo attraverso cinque casi concreti.
Il Rapporto Giorgio Rota offre alcune considerazioni sull'impatto del Covid. Luca Davico spiega che i dati disponibili non indicano un evidente peggioramento in termini di bocciature e abbandoni, ma i risultati dei test Invalsi e la percezione di studenti e docenti sulla DAD fanno pensare a una situazione destinata a peggiorare presto.