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#ImpreseInnovative

Le imprese possono essere attori fondamentali per la promozione di un futuro sostenibile. Ne sono un esempio l’impegno nella filantropia d’impresa e le iniziative di welfare aziendale, ma anche lo sviluppo di nuovi modi di lavorare, come smart working e coworking. Approfondisci il Goal 9 sul sito di ASviS.

Quello della sostenibilità è ormai un tema ricorrente nel dibattito pubblico. Per tale ragione, da giugno 2020 abbiamo scelto di approfondire i nessi tra i cambiamenti in atto nel welfare italiano e i 17 Sustainable Development Goals, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Una ricerca nazionale ha approfondito le caratteristiche di questo contesto occupazionale sempre più centrale, esplorando le diverse declinazioni del lavoro sociale nel mondo del non profit e il grado di soddisfazione delle professioniste che ne sono parte
Le piccole e medie imprese ancora oggi faticano a implementare misure di welfare. Nonostante un aumento della diffusione di queste azioni, grazie soprattutto agli incentivi fiscali previsti dalla normativa, sono ancora poche le imprese come meno di 250 addetti che riescono a garantire piani complessi e strutturati. Investire sulle reti può essere un'opportunità per cambiare le cose.
La Cooperativa Il Girasole ha scelto di supportare i soci che, nonostante il lavoro, hanno difficoltà a trovare una casa in città. Una scelta che potrebbe essere replicata anche in altri contesti per affrontare la crisi abitativa.
Grazie ad un finanziamento dell’Unione dei Comuni della Marca Senone, nelle Marche è nato un progetto che cerca di favorire la diffusione del welfare aziendale tra le imprese del territorio, coinvolgendo anche piccole attività commerciali e fornitori di servizi.
Le imprese possono avere un ruolo importante nella promozione della genitorialità responsiva, per il sostegno alla natalità e per costruire le basi di una buona crescita per le bambine e i  bambini. Vediamo come.
Crescono i provider che spingono le imprese clienti a utilizzare le risorse del welfare aziendale, tra cui i fringe benefit, nei circuiti territoriali. L’obiettivo è mantenere la ricchezza nei contesti in cui viene creata. Ma diffidenze e resistenze sono difficili da superare, anche e soprattutto tra le PMI.
Una recente ricerca che ha coinvolto un nutrito gruppo di manager HR ha voluto approfondire il ruolo che il mondo delle Risorse Umane può avere in tema di sostenibilità e politiche ESG nelle organizzazioni. L’attenzione alle persone, soprattutto attraverso il welfare, è la leva più importante.
Secondo l’analisi annuale promossa da Generali Italia, le piccole e medie imprese che fanno welfare hanno ritorni importanti per quanto riguarda il clima e il benessere organizzativo. Anche per questo gli investimenti in questo campo non diminuiscono ma, anzi, appaiono destinati ad aumentare. Vediamo come e perché.
Partendo dall'esperienza di CGM, alcune riflessioni sul substrato culturale già esistente all'interno dell'imprenditoria sociale e del Terzo Settore in genere sull'uso dei dati. Ma anche sulle sfide che occorre affrontare per completare una trasformazione sempre più necessaria.
Attraverso la Risposta 144/2024, l'Agenzia delle Entrate ha affermato che possono rientrare nei piani di welfare aziendale defiscalizzati solo i rimborsi delle attività sportive per i figli realizzati nell'ambito scolastico. Questo esclude le attività realizzate dalle associazioni dilettantistiche, limitando il potenziale educativo del welfare "nobile".
I buoni pasto sono regolati dalla stessa normativa fiscale del welfare aziendale e sono strumenti molto presenti nella vita di lavoratori e lavoratrici, per cui rappresentano un'importante forma di integrazione del salario. E non è un caso che il mercato delle società emettitrici continui a crescere. Ne abbiamo parlato con il Presidente di Anseb Matteo Orlandini.
I negozi di prossimità vivono un periodo difficile: in gioco c’è la loro sostenibilità economica, ma anche il loro valore sociale. Per salvarli si stanno moltiplicando le esperienze che puntano sull’online, ma perché funzionino non bisogna abbandonare i legami territoriali ma, anzi, rafforzarli e aprire nuove collaborazioni. Ad esempio con gli enti di Terzo Settore.
L’Osservatorio annuale del provider ci permette di conoscere i comportamenti di imprese e dipendenti nelle scelte riguardanti il welfare aziendale. Tra i maggiori consumi ci sono i fringe benefit, che rappresentano più del 30% della spesa totale.
Abbiamo ricostruito le spese fatte da lavoratori e lavoratrici che transitano dalla piattaforma di welfare aziendale di TreCuori. Gran parte delle risorse finisce nelle voci previste dalla normativa, soprattutto in viaggi e nelle spese per i figli. Ma negli ultimi anni è cresciuta la quota dei fringe benefit.
Lo pensano Anton Hemerijck e Manos Matsaganis, che hanno appena pubblicato un volume sul tema. Li abbiamo intervistati e abbiamo capito che il Welfare State nell'Unione Europea è uscito rafforzato dalle crisi degli ultimi anni. Ma la situazione non è uguale in tutti i Paesi: in alcuni, come l'Italia, il nodo del finanziamento e le scelte di spesa restano temi su cui riflettere.