Rassegna Stampa
Rassegna 2W

Il secondo welfare sui giornali • 8 marzo 2022

Oggi sui giornali, per ovvie ragioni, si parla molto di donne. In particolare: come aiutare a denunciare violenze, un intervento di Marta Cartabia, il lento percorso per la parità di genere e la crescita dell'imprenditoria femminile.

Rassegna 2W è un nuovo strumento con cui vogliamo segnalare gli articoli, gli approfondimenti e le opinioni più interessanti che escono sui giornali e che riguardano i temi legati al (secondo) welfare. Dove possibile – se disponibili online o accessibili attraverso altri canali – linkiamo le fonti. Altrimenti ci limitiamo a riportare brevemente i contenuti che riteniamo più significativi.

Compatibilmente con le tante cose che facciamo cerchiamo di pubblicare la Rassegna 2W ogni giorno, entro l’ora di pranzo. Prima che sul sito la trovate sui nostri social, sotto forma di card visuali (disponibili alla fine di questa pagina): pensiamo sia il modo migliore per veicolare rapidamente questo nuovo format, che vive di velocità. E intanto continueremo a pubblicare le rassegne dedicate a singoli articoli online, come abbiamo sempre fatto.

Speriamo così di stimolare ulteriormente il dibattito pubblico intorno al welfare che cambia. Buona lettura!


Aiutare le vittime di violenza fa crescere le denunce
Daria Denti e Simona Iammarino, La Voce.info

Analizzando la correlazione tra servizi di sostegno alle donne e tasso di denunce, per l’Italia emerge l’importanza della diffusione territoriale dei servizi specializzati per le donne vittime di violenza, in linea con la Convenzione di Istanbul. Favorendo l’aumento delle denunce, questi servizi aiutano a ridurre l’impunità degli autori, rompono il circolo vizioso della vittimizzazione ripetuta e segnalano alle comunità un livello di tolleranza zero per la violenza contro le donne > Leggi.

L’intervento di Marta Cartabia, Ministra della Giustizia
La Stampa

La media europea di donne nei parlamenti nazionali – secondo l’European Institute for Gender Equality – è del 32%. In tutta Europa non c’è un solo Parlamento dove le donne siano in maggioranza, solo la Svezia sfiora la parità col 49,6%. E persino nell’Europarlamento la percentuale si ferma al 40% circa.

L’8 marzo e il lento percorso verso la parità di genere
Vitalba Azzolini, Domani

Gli ultimi dati Istat, relativi al mese di gennaio, indicano un tasso di occupazione femminile (fascia 15-64 anni) pari al 50,3% (contro il 68,1% di quella maschile). Per quanto si tratti di un tasso migliore rispetto a quello di altri periodi, esso attesta che una donna su due non ha un lavoro retribuito.

Dati in crescita per l’imprenditoria femminile di origine straniera
Greta Ubbiali e Filomena Spolaor, Il Sole 24 Ore

Sono nate all’estero, arrivano soprattutto da Cina (34 mila), Germania (10 mila) e Albania (8 mila) e le loro aziende crescono a un tasso più elevato delle controparti maschili. Le donne con background migratorio che fanno impresa in Italia rappresentano circa il 10% di tutte le imprenditrici attive nel Paese.

Sono molte le start-up fondate da donne nei primi due mesi del 2022
Ilaria Potenza, Il Sole 24 Ore

Dai dati sulle imprese femminili aggiornati a febbraio 2022 del Ministero dello Sviluppo Economico, nell’elaborazione per Il Sole 24 Ore, emerge che negli ultimi due mesi c’è stata un’accelerazione della creazione di nuove start up da parte di founder donne.

 

Rassegna 2W 08.03.22