Rassegna 2W è un nuovo strumento con cui vogliamo segnalare gli articoli, gli approfondimenti e le opinioni più interessanti che escono sui giornali e che riguardano i temi legati al (secondo) welfare. Dove possibile – se disponibili online o accessibili attraverso altri canali – linkiamo le fonti. Altrimenti ci limitiamo a riportare brevemente i contenuti che riteniamo più significativi.
Compatibilmente con le tante cose che facciamo cerchiamo di pubblicare la Rassegna 2W ogni giorno, entro l’ora di pranzo. Prima che sul sito la trovate sui nostri social, sotto forma di card visuali (disponibili alla fine di questa pagina): pensiamo sia il modo migliore per veicolare rapidamente questo nuovo format, che vive di velocità. E intanto continueremo a pubblicare le rassegne dedicate a singoli articoli online, come abbiamo sempre fatto.
Speriamo così di stimolare ulteriormente il dibattito pubblico intorno al welfare che cambia. Buona lettura!
Agriturismi, comuni turistici, siti fantasma: è il bando Borghi
Leonardo Bison, Il Fatto Quotidiano
Si è chiuso ieri il bando Borghi: le 19 regioni e due province autonome hanno scelto ciascuna un borgo a cui saranno assegnati 20 milioni di euro derivanti dal Pnrr, 420 in totale. Lo strumento, parte del più ampio piano da 1 miliardo di euro messo a punto dal ministero della Cultura, ha dimostrato molti limiti.
Intervista a Luca Zaia – «Il PNRR va rinegoziato»
Marco Cremonesi, Corriere della Sera
A distanza di un anno, e con tutto quello che sta accadendo a livello internazionale, non si possiamo pensare di investire le risorse del PNRR senza contemplare delle modifiche. A dirlo è Luca Zaia, presidente della regione Veneto, che sottolinea come “prima ancora di essere pienamente adottati, questi progetti rischiamo di essere fuori dal tempo. E non parlo solo del PNRR, ma anche della Politica agricola comunitaria (Pac). La loro precoce non attualità non è una carenza di programmazione, ma è la conseguenza dall’arrivo di una guerra”.
Donne immigrate, un doppio svantaggio
Tommaso Frattini e Irene Solmone
Nel Sesto Rapporto annuale dell’Osservatorio sulle migrazioni del Collegio Carlo Alberto e del Centro Studi Luca d’Agliano si delinea il profilo delle donne immigrate in Europa e in Italia. La maggioranza della popolazione immigrata è costituita da donne che, pur con un livello di istruzione in media superiore, hanno una probabilità di occupazione molto più bassa degli immigrati uomini e delle cittadine italiane. E quando lavorano hanno salari più bassi. Un doppio svantaggio. Leggi l’articolo.