Il Capitolo 5 del Quinto Rapporto sul secondo welfare è basato sulla expert survey ideata e promossa da Percorsi di secondo welfare ed è dedicato al welfare di prossimità. Si tratta di un concetto che non ha una definizione univoca e che sostanzialmente evoca le reti territoriali che coinvolgono soggetti privati e pubblici, insieme a varie espressioni anche informali della società civile, nella formulazione di risposte ai bisogni sociali e che favoriscono il senso di coesione sociale e di comunità.

La prima parte del Capitolo indaga le trasformazioni presenti e future del welfare di prossimità; la seconda valuta, sulla base dell’opinione degli esperti interpellati, il posizionamento della leadership di 10 organizzazioni chiave rispetto agli assi pubblico-privato e nazionale-locale; la terza indaga l’opinione degli esperti rispetto al contributo del welfare di prossimità nel raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030.

Gli esperti interpellati sono generalmente inclini a riconoscere il contributo positivo e il valore del welfare di prossimità che, ritengono, durante la pandemia abbia contribuito a dare risposta ai bisogni emersi, arginandone gli effetti economici e sociali. Tuttavia, permane una certa preoccupazione rispetto alla disomogeneità e frammentazione che caratterizza il sistema di welfare italiano. Per questo è necessario un coordinamento complessivo tra i vari livelli di governo e tra i vari attori che operano nel sociale che possa garantire un “incastro virtuoso” tra pubblico e privato e l’accesso ai diritti sociali in tutto il Paese.

 

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Come citare: Lodi Rizzini R. e De Gregorio O. (2021), La survey sul welfare di prossimità, in Maino F. (a cura di), Il ritorno dello Stato sociale? Mercato, Terzo Settore e comunità oltre la pandemia. Quinto Rapporto sul secondo welfare, Torino, Giappichelli, pp. 139-160.