Le misure implementate per contrastare la pandemia, specialmente nella sua prima e più acuta fase, hanno determinato tra le altre cose la chiusura delle scuole e delle varie agenzie educative, ricreative e sportive che accolgono i minori in Italia. Tutto questo ha generato conseguenze molto articolate che abbiamo approfondito in passato, tra cui: il difficile (e talvolta persino impossibile) rientro al lavoro delle lavoratrici madri, la necessità di garantire il diritto all’istruzione di bambine e ragazzi, il peggioramento della salute mentale dei giovani, la crescita di povertà e disuguaglianze.

La pandemia ha dunque inciso negativamente su due fenomeni che già prima del 2020 destavano preoccupazione nel nostro Paese: la disoccupazione femminile e la povertà educativa minorile. La Fondazione Compagnia di San Paolo (CSP), una delle principali Fondazioni di origine bancaria italiane, nell’ottobre del 2021 ha lanciato il Programma Equilibri. L’intento era provare a rispondere contemporaneamente a questi bisogni in Piemonte (Regione che costituisce, insieme a Liguria e Valle d’Aosta, il territorio di riferimento della Fondazione) e, inoltre, favorire un’infrastrutturazione territoriale in grado di rendere tali risposte strutturali. L’iniziativa si è articolata attraverso un percorso di coprogettazione che, ad oggi, ha permesso di definire tre solide iniziative progettuali. Ve le raccontiamo di seguito.

Il Programma Equilibri: obiettivi, articolazione e azioni

Equilibri è un programma triennale che mira ad affrontare contestualmente le sfide delle donne nel bilanciare lavoro e cura familiare, promuovendo al contempo iniziative educative per i loro figli. Il Programma, a questo scopo, ha fissato tre obiettivi a medio-lungo termine che riguardano:

  1. La promozione dell’occupazione femminile per donne in situazioni o a rischio di svantaggio, con difficoltà nella conciliazione tra lavoro e cura dei figli minori, e un ISEE non superiore a 30.000 euro;
  2. Il contrasto alla povertà educativa dei minori;
  3. La costruzione di un’infrastruttura sociale territoriale, ovvero di un sistema che connette stabilmente attori pubblici e privati per contribuire alla produzione di benessere sociale.

Equilibri ha preso avvio grazie all’omonimo bando avente l’obiettivo di coinvolgere partenariati pubblico-privati nel territorio della Regione Piemonte sui punti sopra indicati. Ogni partenariato doveva comprendere un ente capofila e almeno due partner, tra cui almeno un ente pubblico e due enti non profit con competenze nei servizi legati al lavoro, all’educazione e alla conciliazione. Compagnia di San Paolo ha investito complessivamente 2,25 milioni di euro nell’iniziativa.

Il Bando si è svolto in due fasi: la prima ha coinvolto la raccolta e la valutazione delle proposte progettuali, i cui risultati sono stati annunciati a maggio 2022. La seconda fase ha comportato un processo di coprogettazione con i partenariati vincitori della prima fase, che si è svolto tra giugno e ottobre 2022. Nel dicembre 2022, le richieste di contributo sono state approvate definitivamente da parte degli organi della Compagnia. I partenariati vincenti, di cui abbiamo raccontato anche su Secondo Welfare, sono TILDE, Va.L.E.Ria e BI.lanciare. Le attività progettuali sono state avviate concretamente a gennaio 2023 e si concluderanno entro dicembre 2025.

La coprogettazione all’interno di Equilibri

Uno degli elementi più interessanti di Equilibri, al di là degli obiettivi progettuali che rientrano perfettamente tra i temi di cui si occupa Secondo Welfare, è rappresentato dal processo di coprogettazione in cui sono stati coinvolti i partenariati vincitori. Questo è  stato suddiviso in tre fasi, e gestito da due Project Manager (PM) designati da CSP e un esperto di Teoria del Cambiamento.

Le fasi sono consistite: a) nell’applicazione della Theory of Change (TOC) da parte di ciascun partenariato al proprio progetto; b) nell’introduzione di key factor specifici individuati da CSP e che dovevano necessariamente essere inseriti da ciascun partenariato nel proprio progetto; c) nella stesura dei documenti progettuali di dettaglio.

Nello specifico, la TOC è una metodologia propria della progettazione sociale, utilizzata per pianificare e valutare progetti che promuovano il cambiamento sociale; i key factor sono strumenti operativi utilizzati nell’ambito del management, e consistono in tutti quegli elementi rilevanti perché siano realizzate le finalità principali della progettualità ideata. La metodologia e gli strumenti operativi sono stati individuati quali elementi di progettazione e valutazione che i partenariati erano tenuti a inserire nelle proprie progettualità, e questo per almeno due ordini di ragioni: innanzitutto, perché intesi quali fattori facilitanti il raggiungimento degli obiettivi strategici (ossia i tre outcome) indicati da CSP; e poi per garantire la parziale omogeneità delle progettazioni rispetto agli interventi da implementare sui territori.

Sotto la guida dei Project Manager i partenariati hanno lavorato sull’identificazione e il potenziamento dei key factor per la progettazione di dettaglio. Successivamente i PM hanno assistito i partenariati nella preparazione dei documenti progettuali per la seconda fase di valutazione, che comprendevano la progettazione di dettaglio (con l’indicazione delle attività e dei servizi specifici ricompresi nel quadro delle azioni territoriali, unitamente all’indicazione relativa ai soggetti che li erogheranno), il cronoprogramma delle attività e un budget dettagliato con l’allocazione delle risorse per ciascuna attività e servizio.

Equilibri e innovazione sociale

Il Programma Equilibri è un interessante esempio di coprogettazione che si sta dimostrando in grado di gettare le basi per promuovere e stabilizzare l’innovazione sociale nei territori interessati dalle progettualità.

CSP ha commissionato una serie di attività di ricerca in cui è coinvolto anche Percorsi di secondo welfare. In particolare, per il monitoraggio e la valutazione delle varie dimensioni che compongono il Programma Equilibri, è già stata condotta la valutazione degli esiti del percorso di coprogettazione, il cui studio è confluito in un report prossimo alla pubblicazione. Lo studio ha permesso di rilevare elementi facilitatori e di criticità dell’attività realizzata. In estrema sintesi, si è evidenziato come il percorso abbia consentito ai partenariati di integrare le specifiche competenze di ciascun soggetto, in un processo di apprendimento tanto orizzontale (tra i gli attori del partenariato), quanto verticale (grazie all’accompagnamento dei PM). I mesi di lavoro insieme, inoltre, hanno impattato fortemente sull’articolazione e i contenuti delle progettazioni, migliorandole e affinandole in vista di una piena aderenza alle necessità e alle peculiarità dei territori di intervento. La partecipazione all’attività di coprogettazione ha poi permesso ai partenariati di acquisire gli strumenti per dialogare con l’attore pubblico e gli attori economici che costituiscono il più ampio panorama degli stakeholder territoriali. Infine, l’esperienza è stata critica per altri versi, che attengono soprattutto alle tempistiche e all’onerosità del percorso svolto, che ha ostacolato la partecipazione degli enti che dispongono di meno risorse umane ed economiche.

Il tema del cambiamento sociale promosso dalle Fondazioni di origine bancaria (di cui abbiamo parlato ampiamente nel Quinto Rapporto sul secondo welfare) emerge chiaramente nell’analisi di Equilibri, vista la scelta di Compagnia di San Paolo di avviare azioni strategiche, basate sull’evidenza e condivise per affrontare bisogni emergenti attraverso processi sperimentali mirati. La nostra analisi su Equilibri sarà presentata nel dettaglio all’interno del Capitolo 7 del Sesto Rapporto sul secondo welfare, che permetterà di approfondire il legame fra innovazione sociale e Fondazioni di origine bancaria, scoprire l’attività istituzionale di questi enti, leggere riflessioni sul legame tra coprogettazione, innovazione sociale e filantropia.

Agire insieme. Coprogettazione e coprogrammazione per cambiare il welfareè il titolo del Sesto Rapporto sul secondo welfare. Il Rapporto contiene ricerche condotte dal nostro Laboratorio su queste pratiche e analizza numerose esperienze realizzate negli ultimi anni. Nel pomeriggio del 4 dicembre si svolgerà la presentazione nazionale.

 

Foto di copertina: Annie Spratt, Unsplash.com