Nel 2025 le famiglie italiane avranno bisogno del supporto di circa 2.288.000 persone che le aiutino nelle faccende domestiche. Lo attesta il 3° Paper del Rapporto 2024 “Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico”, presentato da Assindatcolf e dal Centro Studi e Ricerche Idos. Le stime includono sia lavoratori e lavoratrici regolari che senza contratto e le famiglie che non hanno ancora assunto un collaboratore domestico.
Il fabbisogno, secondo il documento, sarà suddiviso tra 1.524.000 lavoratori stranieri e 764.000 italiani tra 1.025.000 badanti – fondamentali per affrontare le sfide della Long Term Care, e 1.262.000 colf – che hanno spesso un ruolo importante per facilitare la conciliazione vita-lavoro. La Lombardia è la regione con la maggiore necessità di badanti (141.000), seguita da Campania, Sicilia, Lazio e Puglia. Per le colf, Lombardia e Lazio guidano la classifica con circa 209.000 persone richieste.
Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, ha dichiarato: “È arrivato il momento che anche lo Stato faccia la sua parte per sostenere le famiglie con il costo del personale domestico”. Luca Di Sciullo, presidente del Centro Studi e Ricerche Idos, ha aggiunto che gli immigrati potrebbero dare un contributo ancora maggiore se le politiche di ingresso e permanenza fossero più razionali. Un tema di cui Secondo Welfare si è recentemente occupato qui.