In occasione dell’iniziativa “Connessioni di impatto”, promossa dall’Associazione Social Value Italia, decine di organizzazioni interessate alla misurazione del valore sociale hanno avuto modo di “socializzare” le esperienze legate alle pratiche di valutazione. Nel costruire la manifestazione, abbiamo preferito contenere gli interventi frontali, finalizzati a fornire cornici interpretative sul dibattito relativo alla misurazione. Piuttosto, abbiamo ritenuto utile costruire una giornata che consentisse ai diversi stakeholder di avviare un confronto teso ad evidenziare, da una lato, le difficoltà che oggi incontrano le organizzazioni nell’implementare i processi di misurazione, dall’altro, far emergere le opportunità che si dischiudono grazie ad una maggiore attenzione all’accountability.
Nei vari tavoli di lavoro, il confronto si è spostato nella ricerca di possibili soluzioni condivise alle barriere che ostacolano la misurazione. L’esito della riflessione dei vari gruppi verrà sistematizzata nei prossimi giorni, tuttavia è possibile tracciare alcune piste che hanno attraversato la discussione nei tavoli. In primo luogo, i diversi stakeholder hanno rilevato un gap di competenze interne alle organizzazioni, che deve necessariamente essere colmato da azioni di informazione e formazione sugli approcci metodologici alla misurazione. A riguardo, la rete Social Value Italia ha messo in campo diverse iniziative, la realizzazione di un glossario sui principali termini della valutazione dell’impatto, con l’obiettivo di allineare il lessico tra i diversi interlocutori; un ciclo di webinars attraverso cui favorire lo scambio delle esperienze sulla misurazione. Resta naturalmente molto da fare, e ci auguriamo fioriscano molte iniziative che favoriscano il trasferimento di competenze.
Un secondo elemento trasversale ai diversi stakeholder è connesso con la sostenibilità dei processi di misurazione e, di conseguenza, con la necessità di individuare delle linee guida che “alleggeriscano” il peso della valutazione, definendo principi e processi standard, senza però imporre approcci metodologici. Un ulteriore tema di discussione, in particolare nel tavolo dedicato agli investitori, è quello della “comparabilità” dei dati. In tal senso, sarebbe opportuno avviare un percorso di dialogo con i vari sistemi statistici della PA che consenta di far "parlare" gli indicatori usati nelle singole valutazione con quelli utilizzati a livello nazionale nella raccolta dati. Un’osmosi che potrebbe arricchire notevolmente i processi di valutazione, fornendogli solidità e rigore.
Al di là di queste prime considerazione, l’impressione è che abbiamo di fronte un lavoro gigantesco, al quale intendiamo rispondere mettendo a disposizione dei differenti stakeholder una comunità dell’impatto sociale aperta e partecipata, un luogo di confronto non dogmatico che speriamo contribuire alla promozione della cultura dell’accountability e della misurazione del valore nel nostro Paese.
Riferimenti