L’aumento della povertà urbana e del disagio sociale pone le città di tutta Europa nella necessità di trovare nuove risorse per la realizzazione di servizi efficaci in favore delle categorie più deboli. Non fa eccezione Rotterdam, Olanda, che negli ultimi mesi ha sperimentato alcuni social impact bond (anche se andrebbe forse approfondita meglio la struttura dello strumento per definirli tali) nel tentativo di favorire la creazione di nuova occupazione giovanile.
Il tasso di disoccupazione della città olandese tra 2008 e 2013 è praticamente raddoppiato, arrivando al 13,9%. Per questa ragione Abn Amro e Start Foundation hanno investito 680mila euro nel programma Buzinezzclub, iniziativa che in meno di nove mesi ha coinvolto oltre 160 giovani tra i 17 ai 27 anni fornendogli gli strumenti più adatti per avviarsi all’autoimprenditorialità e uscire così da una condizione di inattività particolarmente onerosa in termini di impatto sull’intero sistema di welfare locale.
Visti i buoni risultati ottenuti sul fronte della disoccupazione giovanile, Rotterdam nel 2015 lancerà due nuovi strumenti finanziari che puntano ad affrontare il delicato tema della disoccupazione in età adulta agendo possibilmente in coordinamento con altri programmi nazionali e locali di welfare rivolti a categorie specifiche. Dalle famiglie che rischiano lo sfratto o sottoposte a eccessivo indebitamento fino agli ex detenuti, i nuovi progetti puntano ad affrontare situazioni in cui si incrociano molteplici criticità in modo da contribuire attraverso la creazione di nuovo reddito alla risoluzione contemporanea di un maggior numero di problematiche.
Rotterdam, pronti due social bond contro la povertà
Simone D’Antonio, Vita, 4 febbraio 2015
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