L’inclusione finanziaria rappresenta uno dei cardini dell’inclusione economica e sociale, ed è più che mai necessaria nel contesto di crisi sistemica che stiamo vivendo nel quale crescono povertà e diseguaglianze. Si tratta tuttavia di un processo complesso, che richiede l’attivazione di competenze, servizi di accompagnamento e l’accesso a strumenti bancari e creditizi, tra i quali è centrale quello del microcredito.
È quanto emerge dal rapporto “Inclusione finanziaria e microcredito per rispondere alla crisi sistemica” presentato da Gruppo Banca Etica, Carlo Borgomeo & Associati e Rete Italiana di Microfinanza e Inclusione Finanziaria (Ritmi). Il lavoro analizza, da un lato, la dinamica dell’inclusione finanziaria in Italia e, dall’altro lato, approfondisce i dati relativi alle iniziative pubbliche o private di microcredito attive nel nostro Paese nel 2021.
L’obiettivo del documento è mettere a fuoco lo stato dell’arte in Italia e ragionare su strategie e strumenti utili al rafforzamento dei processi di inclusione, avanzando in questo senso proposte di intervento.