Il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale è lo strumento attraverso cui Intesa Sanpaolo destina parte dei propri utili alla beneficenza e al sostegno di progetti realizzati da enti non profit. Il Fondo, previsto esplicitamente nello Statuto della Banca e affidato direttamente al Presidente della stessa, opera attraverso Linee Guida biennali che ne definiscono obiettivi, priorità strategiche e indirizzi tematici con un Piano annuale di ripartizione delle risorse, approvati entrambi dal Consiglio di Amministrazione. Le erogazioni, assegnate sulla base di selezioni secondomeccanismi predefiniti prevedono liberalità territoriali (fino a un importo massimo di euro 5.000), indirizzate al sostegno di progetti e iniziative di impatto locale, e liberalità centrali (fino a un massimo di euro 500.000), riferite al sostegno di progetti di più ampio rilievo.
Pochi giorni fa sono stati presentati i dati relativi al 2017. Lo scorso anno il Fondo ha erogato circa 9,5 milioni di euro per sostenere progetti realizzati da enti non profit che operano in contrasto all’esclusione sociale. Le risorse sono state destinate a iniziative a sostegno dell’occupazione e della disabilità, al contrasto del disagio abitativo e della povertà sanitaria, alla lotta contro la dispersione scolastica e la violenza, alla prevenzione delle malattie e all’assistenza ai malati. Oltre l’85% degli interventi sono andati a favore di interventi realizzati sul territorio nazionale. Un dato che conferma la persistente situazione di disagio in molte aree del Paese e la conseguente scelta di Intesa Sanpaolo di sostenere anzituttutto le comunità locali.
Gran parte delle iniziative hanno avuto come foucs i giovani, la loro crescita professionale e il loro benessere personale. In tal senso, particolare attenzione è stata rivolta verso le popolazioni del Centro Italia colpite dal sisma per garantire agli studenti la normale frequenza scolastica, la fruizione dei corsi universitari, supporto psicologico alle famiglie e, in generale, attività di ricostruzione del senso di comunità. Nel corso del 2017 il Fondo ha inoltre investito in modo significativo per favorire l’inclusione sociale ed economica dei migranti giunti nel nostro Paese, in particolare dei minori non accompagnati, selezionando progetti destinati a favorire l’integrazione nelle scuole, lo studio dell’italiano e la formazione professionale. Tra i progetti più significativi si segnalano:
- Youth Files: inziativa di formazione, inserimento lavorativo, educazione e socializzazione dei giovani realizzato a Torino e a Catania dalla Fondazione "Piazza dei Mestieri Marco Andreoni" (esperienza di cui vi avevamo raccontato qui) per offrire formazione professionale e accompagnamento per l’inserimento nel mondo del lavoro a giovani tra i 14 e i 18 anni che vivono una situazione economico-sociale difficile;
- Proud of you pilot, progetto a cura dell’associazione "Next Level", che lavora con alunni, insegnanti e genitori per ridurre la precoce dispersione scolastica nel quartiere di Scampia a Napoli, attraverso una didattica innovativa e l’incremento delle opportunità culturali per i ragazzi e le loro famiglie;
Il Fondo ha inoltre dato continuità a iniziative pluriennali sostenute dal Gruppo in Africa, in Asia e nei paesi dell’Est Europa orientate allo sviluppo locale, al miglioramento delle condizioni di salute dei soggetti più fragili e alla difesa dei diritti delle donne. Tra i principali:
- Accesso all’istruzione primaria per le bambine e i bambini rifugiati in Libano realizzato dall’UNHCR – Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, per consentire alle bambine e ai bambini siriani rifugiati in Libano di frequentare le scuole pubbliche;
- Empowering Women Smallholder Farmers 2017/2018, a cura del World Food Programme Italia, che vuole contribuire a combattere la povertà in Niger, con particolare attenzione alle donne che vivono nelle zone rurali;
- Scuole fantasma in Pakistan, Punjab: combattere l’esclusione scolastica nelle scuole governative, realizzato da "The Citizens Foundation", con l’obiettivo di promuovere il diritto a un’educazione primaria di qualità per le bambine pakistane che subiscono discriminazioni nell’accesso alla scuola.
Il Presidente di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro ha commentato questi dati ricordando che: "l’obiettivo del Fondo è sostenere la crescita delle progettualità, andando oltre la sola donazione monetaria e puntando al capacity building, che può cominciare già in fase di progettazione e continuare fino al momento della rendicontazione finale. Siamo esigenti ma proattivi e ci impegniamo per aiutare le organizzazioni richiedenti a dare forma ai progetti in modo che siano valutabili in funzione del loro impatto sociale. Selezioniamo i progetti e gli enti più meritevoli in modo trasparente e con regole chiaramente delineate perché ci sentiamo responsabili dei fondi assegnatici e vogliamo investirli nella maniera più efficiente possibile".