Tempi duri le imprese che tentano di sostenere progetti di utilità sociale secondo un approccio di tipo filantropico. Per gli italiani infatti tali finanziamenti rappresenterebbero solo un modo per farsi pubblicità. Mentre l’80% del campione ritiene infatti che i privati cittadini donino per “generosità”, per il 61% le imprese sarebbero spinte da altre motivazioni tra cui il “farsi pubblicità”. Per il 30% “ hanno qualcosa da farsi perdonare" mentre per il 56% la leva sarebbe quella degli sgravi fiscali. A rivelare l’amara considerazione è una ricerca Ipsos presentata nel corso del Philantrophy Day 2013 organizzato da Fondazione Lang a Milano.
Secondo la ricerca Ipsos, inoltre, la crisi economica avrebbe dispiegato molteplici effetti sul settore del non profit: da un lato attraverso la riduzione delle erogazioni, un fenomeno che ha fatto scivolare l’Italia dal 29° al 57° posto dal 2010 al 2012 nella classifica del World Giving Index, l’indice mondiale dei donatori, dall’altro spingendo gli italiani a guardare al settore con occhio attento e non sempre benevolo.
Filantropia d’impresa, per gli italiani è un modo per farsi pubblicità
Rosaria Barrile, lamiafinanza-green, 23 ottobre 2013