Gefran, multinazionale italiana specializzata nella progettazione e produzione di sistemi e componenti per l’automazione e il controllo dei processi industriali, nel corso dell’ultimo anno ha registrato adesioni record al suo programma di welfare aziendale, chiamato “Wellfran”.
L’iniziativa consente ai dipendenti della società di accedere ad un’ampia offerta di flexible benefit, composta da numerosi beni, servizi e convenzioni facilmente accessibili tramite un portale web dedicato, sviluppato in collaborazione con Easy Welfare (di cui vi abbiamo parlato qui), provider che ha affiancato Gefran anche nella definizione di un processo di formazione “su misura” per i lavoratori.
La piattaforma digitale contiene un insieme molto variegato di prestazioni di welfare: si va dagli interventi per il sostegno all’istruzione (rimborsi di rette e tasse scolastiche, mense scolastiche, pre e dopo scuola, centri estivi e invernali, testi scolastici) e per l’assistenza a familiari anziani e non autosufficienti, alla previdenza complementare e sanità integrativa, fino ai buoni spesa, carte regalo e all’ambito relativo la cultura e il tempo libero (corsi formativi, abbonamenti per palestre e centri sportivi, ecc).
La conversione del premio in welfare
Come detto, una peculiarità del progetto “Wellfran” è stata l’elevata risposta dei collaboratori della società. Secondo una recente indagine (che potete trovare qui), in media, nelle imprese italiane, solo il 20% dei dipendenti sceglie di convertire il Premio di Risultato in “budget welfare”. Nel caso di Gefran, tale percentuale ha superato il 50%: questo è dovuto in modo particolare al percorso di coinvolgimento e informazione realizzato dall’azienda.
Inoltre, come stabilito dall’accordo di secondo livello – siglato dall’imprese e dalle organizzazioni sindacali FIM e FIOM nel 2017 – ogni lavoratore ha avuto l’opportunità di scegliere la “quota” del premio da trasformare in servizi di welfare. A tal riguardo, a conferma del suo impegno, Gefran ha deciso d’incrementare del 10% l’importo del premio maturato nel caso di conversione totale. Il risultato è stato molto positivo: quasi l’80% dei lavoratori che hanno scelto di convertire il premio lo hanno fatto nella sua interezza, beneficiando così dell’importo aggiuntivo.