Welfare Tour è un’iniziativa promossa da Unindustria Reggio Emilia, grazie alla collaborazione tecnica di Variazioni Srl, finalizzata a condividere best practices tra aziende, anche appartenenti ad aree territoriali diverse, sul fronte della conciliazione famiglia-lavoro. Dopo il primo incontro, svoltosi il 9 marzo presso la Lubiam di Mantova, lo scorso 23 marzo Welfare Tour ha fatto alla CIR Food di Reggio Emilia, azienda leader nel settore della ristorazione, dove si è svolto un incontro incentrato sull’organizzazione del lavoro in un’ottica di conciliazione. L’incontro si è aperto con i saluti di Giordano Curti (HR Manager di CIR Food) che, dopo aver dato il benvenuto a tutti i partecipanti, ha sottolineato l’importanza di un dialogo inter-regionale e itinerante tra le aziende sui temi del welfare aziendale e della conciliazione vita-lavoro. A seguire, Giusi Speziale (Unindustria Reggio Emilia) ha portato i saluti dell’Associazione rimarcando anch’essa l’importanza del dialogo tra le aziende su questi temi.
I lavori sono stati aperti da Arianna Visentini (Variazioni srl) con un intervento sullo smart working e su come questo possa essere progettato e implementato in azienda.
"Il concetto di controllo è oramai anacronistico e non ha più senso ragionare in questi termini". Secondo Visentini "controllare una persona non vuol dire assicurarsi che questa sia maggiormente performante. Addirittura può essere controproducente. Bisogna fare un passaggio culturale a livello manageriale: lavorare non per orari, ma per obiettivi". Il gruppo di lavoro nella seconda metà del pomeriggio si è spostato verso uno dei punti ristoro “Rita” di CIR Food, dove un cuoco ha guidato il gruppo nella visita del ristorante, mostrando le cucine e i macchinari utilizzati, illustrando l’organizzazione del lavoro in relazione alla diversa tipologia di commesse.
Finita la visita ha nuovamente preso la parola il Giordano Curti che ha illustrato le azioni di conciliazione vita-lavoro rivolte ai dipendenti: “Quando parliamo di conciliazione vita-lavoro in relazione alla nostra realtà è necessario partire da una premessa: nonostante il 92% dei nostri dipendenti siano donne, per noi conciliazione vita-lavoro non è assolutamente un tema solo femminile. È fondamentale capire che le necessità delle persone sono diverse e cambiano nel tempo. Per questo noi pensiamo che si debba verificare continuamente la tenuta e la pertinenza delle policy aziendali rispetto ai bisogni dei dipendenti". Curi ha quindi spiegato come CIR abbiamo dato un nome al proprio welfare: "lo abbiamo chiamato noixnoi. Dare un nome serve infatti per filtrare meglio la comunicazione interna, che ha un ruolo molto importante. Ci crediamo talmente tanto che abbiamo creato lo Sportello sociale, dove una dipendente si occupa di dare sostegno ai colleghi che vogliono capire quali azioni di conciliazione vita-lavoro e del piano welfare possono sfruttare e come possono farlo”.
Tra le azioni di conciliazione vita-lavoro sviluppate in CIR-Food si annovareno l’orario flessibile in entrata, la durata della pausa pranzo flessibile, i permessi per visite specialistiche, l’aspettativa per assistere i nipoti, l’aspettativa per assistenza ai famigliari, la possibilità di godere di 4 settimane di ferie consecutive (ogni 2 anni) per chi rientra nel paese d’origine, (ogni 3 anni) per chi partecipa ad attività di volontariato.
Successivamente i presenti sono stati suddivisi in gruppi e hanno lavorato sul “Piano obiettivi e azioni” proposto da Variazioni srl. Il compito a loro affidato è stato quello di ragionare in termini di obiettivi rispetto alle policy di conciliazione vita-lavoro presenti in azienda e possibili azioni da implementare per poterli raggiungere. I gruppi alla fine del lavoro hanno restituito feedback interessanti e fra loro molto simili, a riprova del fatto che le aziende su queste tematiche riscontrano spesso gli stessi problemi e le stesse necessità.
L’ultimo intervento prima della chiusura dei lavori, a cura di Francesco Iasi (Variazioni srl), ha riguardato le novità introdotte dalla Legge di stabilità per il 2016 sul welfare aziendale e sui premi di produzione. Il clima, il dialogo e la collaborazione che si è respirata in queste due giornate di lavoro raccontano di un successo del Welfare tour, sottolineato anche dalla soddisfazioni dei rappresentanti delle aziende presenti.
Fondamentale in questo senso il ruolo avuto da Unindustria Reggio Emilia, in particolare per quel che riguarda la progettazione e realizzazione del progetto. L’impegno dell’associazione datoriale ha dimostrato che le parti sociali possono fare molto per la sensibilizzazione e la promozione di queste tematiche di interesse generale (per le aziende stesse, per i lavoratori e per il territorio). Soprattutto oggi che il Jobs act prova a indirizzare le relazioni industriali verso la contrattazione di II livello che, molto probabilmente, diventerà sempre più protagonista.
L’auspicio, quindi, è che ora esperienze di questa natura possano aumentare e svilupparsi su tutto il territorio nazionale.