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Secondo i dati recentemente pubblicati dall’Osservatorio per l’imprenditoria femminile di Unioncamere – l’Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura – quasi un terzo delle imprese fondate da giovani sono guidate da una donna. Queste realtà si trovano prevalentemente in Campania e Lombardia. Ma, come è possibile osservare dalla Tabella 1, sono Umbria e Friuli Venezia Giulia le regioni che si piazzano al vertice della classifica per tasso di femminilizzazione delle imprese giovanili.

Tabella 1: Imprese giovanili femminili e tasso di femminilizzazione per regioni

Fonte: Osservatorio Imprenditoria Femminile di Unioncamere – InfoCamere (dati al 31 marzo 2018)

I dati sono resi noti a ridosso dell’avvio dell’undicesima edizione del Giro d’Italia delle donne che fanno impresa, un’iniziativa organizzata da Unioncamere insieme ai Comitati per l’imprenditorialità femminile delle Camere di commercio.

Il Giro è partito lunedì 28 maggio da Macerata e toccherà poi Salerno (7 giugno), Siena (8 giugno), Trento (11 giugno), Foggia (18 giugno), Campobasso (19 giugno), Catanzaro (25 giugno), Perugia (26 giugno), Cosenza (28 giugno). L’obiettivo dell’iniziativa è quello di informare, formare e sensibilizzare imprenditrici e aspiranti tali intorno alle problematiche specifiche delle imprese guidate da donne e alle concrete opportunità offerte dal “mettersi in proprio”.

L’imprenditoria femminile in Italia

Insieme a una maggior presenza nel mondo dell’impresa giovanile rispetto alle colleghe “anziane” (il cui peso sul totale delle imprese sfiora il 22%), le under 35 si stanno “focalizzando” anche su settori tradizionalmente maschili: le attività finanziarie e assicurative, le immobiliari, quelle artistiche, sportive e di intrattenimento e quelle professionali, scientifiche e tecniche (Tabella 2). Tutti ambiti in cui le imprese femminili totali rappresentano più o meno il 20% del totale del tessuto produttivo nazionale, mentre quelle delle imprenditrici giovani incidono per quasi un terzo.

Tabella 2: Imprese giovanili femminili e tasso di femminilizzazione per settori

Fonte: Osservatorio Imprenditoria Femminile di Unioncamere – InfoCamere (dati al 31 marzo 2018)

Se le grandi aree metropolitane – come Roma, Napoli, Milano, Torino, Bari e Salerno – restano ovviamente gli ambiti di maggiore diffusione delle imprese anche delle under 35, alcune province più piccole, come Livorno, Pordenone, Grosseto, Frosinone, La Spezia, Viterbo, Chieti, Prato, Benevento, Latina, Siracusa, Terni, Rovigo registrano una presenza di giovani imprenditrici ben superiore alla media nazionale, compresa tra il 34 e il 32%.

Un’altra componente che sta rinnovando il volto dell’impresa femminile in Italia è quella straniera: sono oltre 141.000 le imprenditrici con passaporto estero a fine marzo scorso, quasi il 24% delle 590mila imprese italiane create da cittadini provenienti da altri Paesi. Lombardia, Lazio e Toscana le regioni in cui le imprese femminili straniere sono più diffuse, con il Molise al primo posto della classifica per tasso di femminilizzazione delle imprese straniere. Roma, Milano, Torino e Firenze le province in cui esse sono più presenti. Enna, Benevento, Potenza e Prato, invece, quelle in cui la loro incidenza è maggiore rispetto al totale delle imprese gestite da cittadini non italiani.

Riferimenti
Sito di Unioncamere