In un recente articolo, il quotidiano di Confindustria Il Sole 24 Ore ha intervistato il professor Arturo Maresca, ordinario di Diritto del lavoro all’Università La Sapienza di Roma e fondatore dell’omonimo studio legale, allo scopo di approfondire un tema di cui il giuslavorista si occupa da molti anni: la contrattazione aziendale. In particolare il contributo si focalizza su quelle che sono le dinamiche fiscali e normative legate ai premi aziendali e al welfare.
A questo riguardo, secondo Maresca "i piani di welfare hanno un enorme vantaggio, tanto per le imprese quanto per i lavoratori perché non sono sottoposti al fisco e neppure alla contribuzione. L’unico vincolo è che vengano concessi a categorie di lavoratori o alla generalità dei dipendenti. Non si tratta di premi selettivi. L’impegno economico dell’azienda può essere variamente tarato, ma ciò che è importante è che scegliendo la via del welfare si abbatte del 100% il cuneo fiscale e il costo contributivo, con un vantaggio rilevante. È un nuovo approccio alle politiche di remunerazione che non sono solo politiche monetarie".
Nei contratti di secondo livello focus su premi e welfare
Cristina Casadei, Il Sole 24 Ore, 13 maggio 2019