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Fondazione Sodalitas, istituita nel 1995 su iniziativa di Assolombarda, si dedica da sempre a promuovere e realizzare partnership di sostenibilità sociale in collaborazione con un network di aziende leader e manager volontari. Questo gruppo eterogeneo, composto da multinazionali, grandi gruppi italiani e PMI, condivide una visione comune: la sostenibilità sociale è un pilastro delle strategie di sviluppo competitivo e le imprese possono svolgere un ruolo centrale nel progresso delle comunità.

Il crescente interesse per la sostenibilità sociale tra le imprese emerge chiaramente dai dati raccolti dall’Osservatorio Sodalitas sulla Sostenibilità Sociale d’Impresa. Questo programma di ricerca monitora come le aziende rispondono alle grandi trasformazioni in atto – ambientale, demografica e digitale – con un focus sulle persone.

Secondo le imprese rispondenti1 migliorare il benessere, non solo dei dipendenti ma anche delle comunità in cui operano, è oggi un obiettivo prioritario in grado di aumentare autenticità, attrattività e reputazione, nonché efficienza e produttività. In un contesto di cambiamenti epocali, i dati raccolti da Sodalitas mostrano che l’88% delle aziende riconosce l’importanza della sostenibilità sociale, considerandola addirittura più rilevante di quella ambientale e quasi alla pari con quella economica.

Figura 1. I dipendenti sono lo stakeholder più rilevante nelle strategie di sostenibilità sociale, prima di clienti/consumatori e comunità locale. Fonte: Fondazione Sodalitas, Osservatorio Sodalitas

Dipendenti e giovani: i protagonisti delle nuove sfide del welfare

I dipendenti sono considerati gli stakeholder più importanti per sviluppare strategie che vadano in questa direzione (89%), seguiti da clienti e consumatori (88%) e dalla comunità locale (65%).

Una particolare attenzione viene riservata dalle organizzazioni ai giovani, sempre più difficili da attrarre in azienda a causa dell’invecchiamento demografico. Per questo le imprese riconoscono le nuove aspettative delle giovani generazioni, come una migliore conciliazione tra vita privata e lavoro (79%), maggiore flessibilità (69%) e opportunità di formazione (61%).

Figura 2. Consapevolezza delle «nuove» richieste dei giovani: conciliazione vitalavoro, flessibilità, formazione e chiarezza sul percorso professionale. Fonte: Fondazione Sodalitas, Osservatorio Sodalitas

In generale, dunque, per le imprese è sempre più importante mettere al centro la persona, ascoltandone i bisogni e offrendo supporto concreto non solo ai lavoratori, ma anche alle loro famiglie. Tuttavia, nonostante il crescente impegno, solo il 18% delle ritiene adeguato il proprio contributo alla sostenibilità sociale, segnalando ampi margini di miglioramento.

L’evoluzione del welfare aziendale: personalizzazione e collaborazioni

In questo periodo di profonde trasformazioni, il welfare aziendale si configura per le imprese come uno strumento chiave per migliorare il benessere dei dipendenti, considerando anche che l’80% delle aziende riconosce come oggi il concetto di benessere includa anche aspetti psicologici e relazionali, oltre a quelli tradizionali fisici ed economici. Questo porta le imprese a dover affrontare temi come la qualità del lavoro, la parità di genere, la diversità e l’inclusione.

Figura 3. Tutte le dimensioni del benessere sono considerate importanti, in particolare quella psicologica-relazionale. Fonte: Fondazione Sodalitas, Osservatorio Sodalitas

Un welfare aziendale innovativo e di qualità sarà dunque cruciale per affrontare i cambiamenti in corso, che stanno ridefinendo il rapporto delle persone con il lavoro e il ruolo stesso delle aziende nella società.

Alla luce di queste tendenze, si delineano nuovi scenari. Tra questi, l’importanza di fornire soluzioni personalizzate ai bisogni sempre più specifici dei lavoratori, superando l’approccio “one size fits all”. Inoltre, con l’incremento della forza lavoro senior – oltre un terzo degli occupati ha più di 50 anni – le imprese si trovano a dover gestire almeno tre generazioni con aspettative e bisogni differenti. Infine, si fa strada la necessità di collaborare con partner esterni, come start-up a vocazione sociale e organizzazioni del Terzo Settore, per innovare le soluzioni di welfare.

In questo quadro diventa quindi fondamentale avere la capacità previsionale di anticipare e pianificare il futuro del welfare piuttosto che rimediare a cambiamenti già ampiamente in essere e questo non può prescindere da una necessaria e stabile normativa sul tema.

Note

  1. Indagine quantitativa condotta su un campione di 127 imprese italiane e analisi di 21 case history di imprese associate a Fondazione Sodalitas
Foto di copertina: Fauxels, Pexels.com