Lo stato sociale ha la febbre alta. Non investe più in asili e assistenza agli anziani. Data la situazione le aziende degli anni 2000 si sono rimboccate le maniche: hanno cominciato a fare un pezzo del lavoro che prima facevano Comuni, Province, Stato. Responsabilità sociale? Certo. Ma a muovere le imprese c’è anche la consapevolezza, conti alla mano, che se i dipendenti hanno meno problemi a casa, allora lavorano di più e meglio.
Il 19 novembre 87 aziende che fanno parte dell’associazione V si sono riunite a Milano per discutere di welfare. Insieme hanno elaborato un manifesto per chiedere allo Stato non agevolazioni economiche o incentivi, ma il riconoscimento che le aziende con il loro operato generano valore ì per i dipendenti e le comunità locali, in primis diminuendo la burocrazia che spesso mette i "bastoni tra le ruote".
La provocazione delle aziende: "Al welfare ci pensiamo noi"
Rita Querzè, La 27Ora, 20 novembre