Nei giorni scorsi Intesa Sanpaolo e ADAPT hanno presentato “Welfare for People”, il quarto rapporto sul welfare aziendale e occupazionale in Italia. Curato da Michele Tiraboschi, coordinatore scientifico di ADAPT, lo studio (disponibile in open access) vuole inquadrare il fenomeno e i suoi sviluppi, con particolare attenzione alle trasformazioni economiche, tecnologiche e demografiche che la nostra società sta vivendo a seguito della pandemia di Covid-19.
I contenuti del rapporto
Il welfare nella pandemia
Secondo il volume, la crisi sanitaria ha messo ancor più in evidenza il valore del welfare aziendale. La necessità di generare risposte rapide e flessibili, specie nell’ambito sanitario, ha creato una dimensione nuova del welfare aziendale, più ancorata ai bisogni sociali.
I ricercatori che hanno contributo al rapporto mettono in luce come ci sia stata una risposta veloce ed efficiente nell’ambito dei fondi sanitari e della contrattazione aziendale, soprattutto nelle fasi di crisi più acute.
“Si tratta di una ulteriore conferma della visione che abbiamo sempre voluto portare nel Rapporto“, ha affermato il Michele Tiraboschi presentando il volume. “Una visione di relazioni industriali secondo cui il welfare aziendale non è solo e principalmente uno strumento per contrastare l’arretramento del welfare pubblico ma un molteplice e prezioso insieme di strumenti che possono accompagnare in termini di sostenibilità le imprese e i lavoratori nelle imponenti trasformazioni del lavoro che stiamo vivendo e cioè la trasformazione demografica, quella digitale e quella ecologica.“
Il caso del settore dell’industria alimentare
Secondo le stesse logiche, il volume ha indagato la contrattazione collettiva in materia di welfare nel settore alimentare. Dal rapporto si evidenzia, a livello nazionale, l’importanza delle soluzioni di welfare implementate nei contratti di questo settore. In particolare emerge che, nei contratti aziendali sottoscritti tra il 2016 e il 2020, la flessibilità organizzativa e la conciliazione vita-lavoro rappresentano il 70% delle misure di welfare contrattate a livello aziendale.
La dimensione territoriale
Come per i precedenti Rapporti, c’è stata una selezione territoriale per quanto riguarda l’analisi diretta del welfare territoriale e di comunità. I territori presi in esame da questo Rapporto sono le provincie di di Parma, Reggio Emilia e Modena.
Dalla ricerca emerge come in queste zone ci sia una forte crescita culturale in materia di welfare aziendale, con una propensione delle imprese ad avviare nuovi investimenti e progettualità in questa direzione. Nonostante ciò, sostengono i ricercatori di ADATP, le parti sociali sembrano spesso escluse dai progetti di welfare aziendale territoriale. Sebbene negli ultimi anni si siano sviluppate diverse iniziative ad “ancoraggio” territoriale mirate alla conciliazione vita-lavoro, lo studio dimostra come questi processi avvengano in maniera disgiunta rispetto alla contrattazione collettiva.
Questi dati indicano una necessità di integrazione maggiore, in modo da poter realizzare un welfare territoriale le cui misure siano il prodotto di un raccordo di esigenze sociali, economiche e produttive di tutti gli stakeholder locali.