Da qualche giorno è disponibile la nuova edizione della guida IPSOA sul welfare aziendale curata da Tiziano Treu. Il volume, giunto alla sua quarta edizione, mira a descrivere e analizzare gli sviluppi del welfare aziendale dopo l’emergenza pandemica, approfondendone diverse dimensioni.
I contenuti del libro sono curati da esperti che approfondiscono svariati temi: l’impatto della pandemia, il ruolo degli operatori e dei provider di welfare aziendale, la normativa fiscale, il ruolo della contrattazione, le opportunità in termini di impatto sociale e sviluppo sostenibile. Nella parte conclusiva sono inoltre presentati alcuni casi di aziende che hanno adottato forme di welfare. Tra questi ci sono organizzazioni che, come noto, da anni investono in maniera consistente nel welfare, come Intesa San Paolo, Heineken, ENI, Lamborghini, Hera, Unipol e Fincantieri, ma anche esperienze meno note comunque interessanti e innovative, come Abbivie, Altran, Copan, Panaria, Dovevivo, Webuild e Zobele.
Tra i contenuti del volume segnaliamo in particolare il capitolo “Welfare aziendale e territorio. Tra reti di domanda, reti di offerta e reti multiattore“, curato da Franca Maino, docente dell’Università di Milano e direttrice di Secondo Welfare, e da Valentino Santoni, ricercatore del nostro Laboratorio. Il contributo approfondisce il concetto di welfare aziendale territoriale, cioè quei progetti e interventi finalizzati a promuovere una diffusione più “inclusiva” dei piani di welfare aziendale grazie alla creazione di reti e partnership multi-attore.