Intesa Sanpaolo ha recentemente sottoscritto l’accordo di secondo livello con le organizzazioni sindacali. Il patto contiene alcune interessanti novità in materia di welfare aziendale legate al benessere dei dipendenti dell’istituto bancario. Gli oltre 80.000 collaboratori di Intesa Sanpaolo potranno ora beneficiare di un ricco paniere di interventi che va dai percorsi di sviluppo professionale alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, dalla formazione al well-being, fino agli schemi pensionistici complementari.
Il welfare nell’accordo integrativo di Intesa Sanpaolo
Come detto, il nuovo contratto di Intesa Sanpaolo, alla cui stesura hanno partecipato attivamente anche le rappresentanze sindacali, rafforza le misure di welfare della società.
In primo luogo nell’accordo viene confermata la centralità delle attività di formazione destinate ai lavoratori. È infatti prevista la possibilità di fruire di percorsi formativi – sia in remoto sia sul posto di lavoro – per 4 giorni ogni anno finanziati dall’azienda. A questo si lega l’istituzione del “Premio di Laurea”, cioè di un bonus economico pari a 1.300 euro per tutti i dipendenti che conseguono un diploma di laurea o di laurea magistrale.
Novità interessanti riguardano poi la previdenza complementare, considerata un tema centrale per il Gruppo. In merito, Intesa Sanpaolo ha previsto l’aumento del contributo aziendale per ogni lavoratore (che arriverà al 3,75%). Inoltre, l’azienda si impegna a versare un contributo di 120 euro ogni anno per la posizione di previdenza complementare per i figli dei suoi lavoratori e lavoratrici; in questo modo Intesa Sanpaolo contribuirà ad arricchire la posizione previdenziale anche dei familiari dei suoi collaboratori.
Sul fronte della conciliazione vita-lavoro, l’accordo ha confermato l’articolato sistema di permessi e agevolazioni; tra le misure previste c’è la “Banca del Tempo”, che consente di “donare” permessi a colleghi che si trovano ad affrontare momenti difficili; permessi speciali per chi deve assistere un familiare malato o non autosufficiente; permessi retribuiti per le vaccinazioni per il Covid-19; permessi per svolgere attività di volontariato presso organizzazioni del Terzo Settore.
Sono state confermate, inoltre, le iniziative in materia di sostegno all’inclusione lavorativa di persone con disabilità. In particolare, nel corso dei prossimi mesi sarà attivato il progetto “Arrotonda Solidale”, attraverso il quale Intesa Sanpaolo aprirà nuove posizioni lavorative per persone disabili.
Infine, grazie alla partnership con l’Associazione Clematis, il Gruppo offre una copertura assicurativa finalizzata a garantire una rendita annua ai figli di dipendenti ed ex dipendenti rimasti orfani. Si tratta di un impegno particolare, che va nella direzione di integrare l’intervento pubblico nel campo del Dopo di Noi.
La piattaforma CareLab
Il piano di welfare di Intesa Sanpaolo non si limita però a queste misure. Tra le iniziative di particolare interesse vi è la piattaforma CareLab, disponibile gratuitamente per tutto il personale del Gruppo. Il portale, focalizzato interamente sul tema della salute, contiene tre aree dedicate rispettivamente al benessere fisico (stile di vita, alimentazione, movimento, ecc), emotivo e sociale.
Oltre a contenuti – come video, articoli, webinar e podcast – dedicati alla formazione e all’informazione su queste tematiche, CareLab consente di accedere ad altre applicazioni web. Tra queste ci sono:
- 4Fooding, app con ricette, menù e un team di nutrizionisti per supportare il miglioramento delle abitudini alimentari quotidiane;
- #Stepbystep, app che incentiva al movimento e allo stile di vita salutare;
- palestra online, piattaforma con un ampio palinsesto di corsi live e on demand per tutta la famiglia di collaboratori e collaboratrici;
- l’app 21days, che si propone di allenare le abitudini di benessere.
Ci sono poi servizi più orientati alla sfera sociale, come la piattaforma ABCcare, dedicata alla cura degli anziani fragili, con l’assistenza di un’equipe di professionisti e servizi personalizzati online, e il Care Manager di Welfare Come Te. Si tratta di un professionista che si occupa di leggere e inquadrare i bisogni delle persone e di orientarli su quelli che sono i servizi più adatti alle loro esigenze.
L’impegno di Intesa Sanpaolo nel campo del welfare aziendale
Come visto, gli investimenti del Gruppo Intesa Sanpaolo sul fronte del welfare aziendale restano corposi. In generale, il settore bancario e finanziario è uno dei comparti in cui queste misure sono maggiormente diffuse e più evolute. L’esperienza di Intesa Sanpaolo non fa eccezione.
Questo è merito anche del dialogo costruttivo tra le parti sociali. Come ha affermato Paola Angeletti, Chief Operating Officer di Intesa Sanpaolo, “gli importanti accordi sottoscritti tra Intesa Sanpaolo e le organizzazioni sindacali offrono un quadro normativo avanzato entro il quale giocano un ruolo fondamentale aspetti come la conciliazione, la formazione, i percorsi di sviluppo professionale. Ringrazio le Organizzazioni sindacali nazionali e di Gruppo per le ottime relazioni e il dialogo sempre costruttivo”.
“Anche in questa occasione” – ha concluso Angeletti – “sono state trovate soluzioni valide e condivise che porteranno ad un maggiore benessere per le colleghe e i colleghi di Intesa Sanpaolo e ad un ulteriore miglioramento dell’efficacia della macchina organizzativa”.
Anche per queste ragioni, Intesa Sanpaolo è stata recentemente riconosciuta tra i migliori datori di lavoro in Italia dal Top Employers Institute, l’ente globale certificatore delle eccellenze in ambito risorse umane.