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Come vi raccontiamo da tempo, tante organizzazioni stanno cambiando la loro prospettiva e il proprio approccio verso le risorse umane. Alcuni osservatori per descrivere questa tendenza hanno iniziato a parlare di “caring company” o di una rinnovata “centralità della persone” (o people centricity) o, ancora, di “nuovo umanesimo aziendale”. Al di là delle definizioni, quello che risulta chiaro è che alla base di queste nuove visioni c’è la volontà di valorizzare un approccio organizzativo maggiormente attento ai bisogni di lavoratori e lavoratrici e al miglioramento del loro benessere.

Proprio per questo, molte imprese stanno affinando il loro piano di welfare aziendale, allo scopo di rispondere in modo sempre più efficace alle necessità delle loro persone. Si investe quindi sempre di più in servizi (soprattutto per l’infanzia), in flessibilità e smart working, e nella conciliazione vita-lavoro (ne abbiamo parlato più approfonditamente qui).

Di esempi virtuosi ce ne sono perciò sempre di più. Oggi vogliamo parlarvi di uno di questi: Birra Peroni, la nota azienda italiana produttrice di birra, parte del gruppo multinazionale giapponese Asahi. A raccontarci l’esperienza è Gianluca Di Gioia, Direttore Risorse Umane di Birra Peroni, con cui abbiamo parlato anche della recente scelta di rinnovare gli spazi della sede romana. Una decisione in linea con quanto vi stiamo raccontando con la nostra serie “Smart working in corso”.

I luoghi di lavoro dopo la pandemia

Questo articolo è parte di “Smart working in corso“, la serie con cui Secondo Welfare vuole capire come le organizzazioni stanno cambiando spazi, processi e relazioni dopo la pandemia.

Il welfare aziendale di Peroni

Il welfare in Birra Peroni inizia a prendere forma in maniera articolata nel 2019, nel momento in cui l’azienda firma un accordo integrativo con le parti sociali. Ma è contestualmente  alla pandemia che inizia a investirvi con decisione. Secondo Di Gioianel 2020 abbiamo scelto di accelerare la strategia dedicata al benessere delle persone che lavorano con noi. Anche grazie alla nostra esperienza pregressa, abbiamo reagito in maniera tempestiva alla crisi pandemica, cercando di ascoltare i bisogni di lavoratori e lavoratrici per costruire delle risposte e soluzioni efficaci”.

Gianluca Di Gioia, Direttore Risorse Umane di Birra Peroni.

Questo percorso ha recentemente portato alla sottoscrizione di un nuovo accordo integrativo di secondo livello, valido per il periodo 2023-2025, a cui hanno preso parte le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali di FLAI-CGIL, FAI-CISL e UILA-UIL e le RSU1 dei siti produttivi di Birra Peroni. L’accordo prevede la possibilità di spendere un budget welfare annuale attraverso una piattaforma che consente di accedere a tutte le prestazioni previste dalla normativa: dalla previdenza complementare alla sanità integrativa, dalla cura di familiari anziani o disabili all’istruzione dei figli, dal tempo libero alla mobilità, fino ai fringe benefit spendibili presso circuiti convenzionati.

Tra le altre iniziative previste dall’accordo c’è anche un aumento del premio di partecipazione del 10% nei prossimi 3 anni, nonché l’erogazione nel mese di luglio di un importo straordinario di 200 euro da spendere in beni e servizi sulla piattaforma di welfare. Inoltre, l’accordo prevede un impegno forte sui temi della formazione e dello sviluppo delle persone”.

Tutte le scelte fatte nell’ambito del welfare, ci tiene a sottolineare Di Gioia, derivano da un lavoro approfondito fatto nel corso del tempo con le rappresentanze sindacali e tutti i dipendenti.

Questo deriva da una concezione ben chiara che Birra Peroni ha del benessere in azienda: “le risposte per i bisogni di lavoratori e lavoratrici che abbiamo costruito vanno a rispondere a tre dimensioni principali” spiega ancora il direttore HR. “C’è quella finanziaria, che riguarda le politiche di compensation compreso il welfare aziendale; c’è quella del benessere fisico che si sviluppa su una serie di interventi per migliorare lo stile di vita e fare prevenzione; e infine c’è la dimensione del benessere mentale, per il quale abbiamo introdotto un programma di assistenza attivo 24 ore su 24, totalmente anonimo e affidato a consulenti esterni”.

L’investimento in conciliazione vita-lavoro e flessibilità

Una colonna portante dell’investimento di Birra Peroni nel campo del welfare e del benessere riguarda poi la conciliazione vita-lavoro e la flessibilità.

In questa direzione, da aprile è stata avviata una nuova policy che regolamenta i congedi parentali e familiari. In particolare l’azienda garantisce 22 giorni di congedo di paternità (quindi 10 giorni aggiuntivi di congedo da sommare a quanto già previsto per legge) e 22 giorni di congedo per i genitori intenzionali o di fatto, così da assicurare un congedo di durata uguale a tutte le coppie. In entrambi i casi le giornate saranno fruibili entro il primo anno di vita della figlia o del figlio, anche in modo non continuativo, con un’indennità pari al 100% dello stipendio.

Gbpa Architects – Revalue – Jll | Nuova sede Peroni a Roma.

Inoltre i neo-genitori potranno richiedere di lavorare da remoto fino all’80% del tempo, fino al compimento dei 3 anni del proprio figlio o figlia. A questo si aggiunge la possibilità di accedere ad un percorso di mentoring dedicato a tutte le neo-mamme e i neo-papà per favorire il rientro in azienda e supportarli in questa nuova fase e, al tempo stesso, prendere consapevolezza delle competenze sviluppate attraverso l’esperienza della genitorialità.

Il nostro intento è quello di favorire una più corretta redistribuzione dei carichi familiari nella cura, garantendo inoltre pari opportunità a tutte e tutti, a prescindere dal genere, dallo stato civile e dall’orientamento sessuale”, continua Di Gioia. “La nuova policy ci aiuta a scardinare lo stereotipo che vuole le mamme biologiche come le persone a cui è assegnata la maggior parte della cura dei figli, con gli impatti che questo ancora ha sulla vita personale delle donne o gli eventuali percorsi di carriera delle madri lavoratrici, ma anche sugli uomini, che sembrano socialmente disincentivati dallo svolgere a pieno il ruolo di padri. Inoltre, nell’introdurre queste novità abbiamo ritenuto importante riconoscere pari opportunità a tutti i genitori intenzionali o di fatto, perché crediamo che per una vera inclusione sia necessaria equità e continueremo a lavorare in questa direzione”.

Un’attenzione particolare al benessere organizzativo

C’è poi un altro elemento su cui Birra Peroni punta molto: il lavoro agile. “Abbiamo avviato una policy di smart working in pandemia, per rispondere alle difficoltà dell’emergenza. Ma ora abbiamo un modello di flexible working strutturato: in sostanza tutti i dipendenti dell’azienda, che hanno un ruolo compatibile con il lavoro agile, hanno la possibilità di lavorare fino al 50% del tempo da remoto, senza giorni prestabiliti”.

Per aiutare lavoratori e lavoratrici “agili” sono state realizzate anche delle linee guida per la gestione delle riunioni. L’intento è quello di lasciare maggiore autonomia possibile nella definizione dei meeting (sia in presenza, sia da remoto, sia ibridi); inoltre sono stabilite delle regole per garantire il diritto alla disconnessione e per limitare l’invasività del lavoro nelle giornate di smart working.

Gbpa Architects – Revalue – Jll | Nuova sede Peroni a Roma.

Questa “stabilizzazione” dello smart working ha richiesto – ovviamente – anche un lavoro approfondito sulla cultura manageriale. “Introdurre il lavoro agile fino al 50% delle giornate necessita di ripensare le logiche attraverso le quali sono valutati i risultati. Abbiamo quindi fatto dei percorsi di formazione e aggiornamento a tutti i manager sui processi di valutazione delle prestazioni incentrati sugli obiettivi: crediamo che questo possa incentivare anche la produttività delle persone e, di conseguenza, dell’azienda”, continua Di Gioia.

Il ripensamento degli spazi aziendali

Questo modello evoluto di smart working ha portato anche a ripensare gli spazi dell’azienda. Birra Peroni ha infatti tre sedi: a Bari, a Padova e a Roma. Proprio quest’ultima – che ospita gli uffici della sede centrale – è stata recentemente rinnovata ed è stata posta particolare attenzione alle nuove necessità dei lavoratori, in particolare quelli “agili”.

Come vi stiamo raccontando attraverso la serie “Smart Working in corso”, la diffusione del lavoro agile a seguito della pandemia sta portando molte organizzazioni a riflettere circa la necessità di ripensare i propri uffici (e non solo). Molte aziende hanno maturato la consapevolezza di dover intervenire sugli spazi per creare ambienti che siano adeguati alle esigenze legate allo smart working e, al contempo, rispondano al benessere delle persone, forniscano nuove motivazioni ai dipendenti e favoriscano condivisione e relazioni.

A maggio 2022 sono stati inaugurati i nuovi uffici della sede romana, che è adiacente al sito di produzione”, ci dice Di Gioia. “Anche il workplace è stato ripensato allo scopo di mettere al centro la persona e i suoi bisogni. Vogliamo creare un luogo di lavoro moderno, in grado di essere un luogo di incontro e confronto, aperto ed inclusivo, che interagisca con la realtà circostante e i suoi cambiamenti in maniera sostenibile”.

 

Gbpa Architects – Revalue – Jll | Nuova sede Peroni a Roma.

Il progetto della sede di Roma di Birra Peroni è stato curato dallo studio GBPA Architects degli architetti Antonio Gioli e Federica De Leva in partnership con lo studio REVALUE di Cristiana Cutrona e realizzato da Tétris, società internazionale leader nella progettazione e nella costruzione di spazi in modalità design x build. Nella sua ideazione ha giocato un ruolo di primo piano il miglioramento delle performance di sostenibilità degli spazi e il benessere delle persone.

In questa direzione si è puntato sulla costruzione di open space in cui lavorare in maniera condivisa, se si vuole o se ne ha la necessità. Ci sono poi aree riservate in cui svolgere meeting in modalità ibrida oppure per concentrarsi senza essere disturbati. “La sede rinnovata offre spazi multifunzionali, che si adattano a tutte le differenti attività che svolgono le persone dell’azienda. Ci sono zone in cui è possibile avere la privacy, altre in cui lavorare in maniera collaborativa e altre in cui rilassarsi. Anche questi ultimi spazi sono fondamentali, perché favoriscono la socialità e lo scambio di idee: e questo è decisivo soprattutto per alcune attività”.

Tutte queste scelte vanno in un’unica direzione: mettere al centro la persona”, conclude Di Gioia. Anche in questo caso “il progetto è stato pensato e sviluppato coinvolgendo i lavoratori e le lavoratrici perché vogliamo permettergli di trascorrere il loro tempo in un ambiente confortevole e funzionale, in cui lavorare sia più semplice. La nostra strategia, che parte dal welfare e arriva fino agli aspetti organizzativi, si può racchiudere bene in una frase che è anche divenuta l’oggetto di una campagna di comunicazione: Birra Peroni, the place to be(er)”.

Il legame tra welfare aziendale e benessere organizzativo

Come mostra l’esperienza di Birra Peroni, le aziende veramente attente ai bisogni delle proprie persone stanno rinnovando i loro sistemi di welfare. I nuovi bisogni emersi a seguito della pandemia hanno infatti fatto emergere la centralità di nuovi strumenti che vanno ad impattare sul benessere di chi lavora: e le pratiche di flessibilità e benessere organizzativo, come ad esempio lo smart working, ne sono un esempio concreto.

Le organizzazioni sono perciò sempre più attente a combinare in maniera virtuosa i piani di welfare, le innovazioni organizzative e i ripensamenti degli spazi. Alcune esperienze concrete arrivano dalla diffusione della settimana corta, e quindi di modelli lavorativi che prevedono un giorno in meno di lavoro o, comunque, una riduzione delle ore complessive a parità di retribuzione. Oppure da modelli evoluti di lavoro agile – come quello di Birra Peroni appena descritto o l’Hybrid Working di Sky Italia – in cui i dipendenti hanno sempre maggiore tempo, autonomia e possibilità di lavorare da casa o in altri luoghi che non sono quelli aziendali.

Gbpa Architects – Revalue – Jll | Nuova sede Peroni a Roma.

Approcci che permettono di rispondere alle (mutate) esigenze delle persone che lavorano (ne abbiamo parlato in maniera approfondita qui e qui). In tutto ciò i piani di welfare aziendale non perdono importanza, ma devono essere sempre più integrati con questi nuovi sistemi organizzativi.

Birra Peroni rappresenta un esempio interessante di questa integrazione. Il focus sui congedi è sicuramente un modo per integrare le logiche del welfare e della flessibilità organizzativa, senza dimenticare la dimensione dell’inclusività e della sostenibilità. Anche la forte attenzione sulla comprensione dei bisogni e sull’ascolto delle persone rappresenta un punto di forza di questa esperienza.  Pensi che la tua organizzazione sia una best practice come questa? Segnalacelo a valentino.santoni@secondowelfare.it.

 

 

Note

  1. RSU è un acronimo che identifica la Rappresentanza Sindacale Unitaria, cioè un organismo sindacale che esiste in ogni luogo di lavoro pubblico e privato ed è costituito da non meno di tre persone elette da tutti i lavoratori iscritti e non iscritti al sindacato.
Foto di copertina: Birra Peroni