Al termine di una lunga contrattazione tra azienda e sindacati, e dopo l’approvazione avvenuta attraverso un referendum interno, negli stabilimenti Fincantieri è entrato in vigore il nuovo contratto integrativo, che presenta anche una parte consistente dedicata ai servizi di welfare. I contenuti dell’accordo saranno approfonditi nel corso del "Welfare Day", una giornata di incontri per illustrare a tutti i dipendenti il funzionamento delle misure introdotte dal nuovo accordo tra l’azienda e i sindacati.
Il contratto integrativo di Fincantieri: una trattativa lunga 18 mesi
L’accordo in questione è stato realizzato e firmato da Ficantieri, noto italiano leader nella progettazione e costruzione di navi da crociera e operatore di riferimento in tutti i settori della navalmeccanica ad alta tecnologia, e dai rappresentanti delle maggiori sigle sindacali del settore: Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil.
Nonostante le consultazioni tra le parti sociali siano iniziate nei primi giorni di gennaio 2015, le firme per l’approvazione dell’ipotesi d’intesa sono arrivate solo il 24 giugno 2016. Un allungamento dei tempi dovuto alla discussione di alcuni temi particolarmente controversi, tra cui le modifiche relative gli orari lavorativi e la “clausola di raffreddamento” in caso di sciopero. La parte sul welfare aziendale, al contrario, sembra essere stata accettata sin da principio da entrambe le parti.
Proprio a causa di una contrattazione così lunga e difficile, prima di attuare le regole e gli strumenti previsti contratto integrativo, i sindacati hanno indetto un referendum in tutti gli stabilimenti italiani di Fincantieri in modo da lasciare l’ultima parola ai lavoratori: questi ultimi, chiamati ad esprimere il proprio voto a luglio 2016, hanno approvato il nuovo accordo con il 58,5% dei consensi.
Secondo quanto espresso in un recente comunicato stampa rilasciato da Fincantieri, il “pacchetto welfare” integra la parte salariale prevista dall’accordo, che si caratterizza anche per la variabilità del premio di risultato e per l’adozione di un nuovo modello di relazioni industriali, basato sulla piena partecipazione dei lavoratori all’attività dell’azienda.
Le prestazioni introdotte
Per quanto riguarda le misure di welfare, il sistema delineato dalla nuova intesa assicura l’accesso ai dipendenti di Fincantieri e delle società controllate (oltre 7.500 lavoratori totali) a un ampio ventaglio di beni, prestazioni e servizi.
Si inizia con la previdenza integrativa, per la quale sono istituiti dei fondi pensione a cui è possibile corrispondere dei versamenti volontari. In tema di istruzione, le parti sociali hanno previsto una serie di rimborsi per l’iscrizione dei figli dei dipendenti a scuole di ogni ordine, per l’acquisto dei libri di testo, per la mensa scolastica, per i servizi pre e dopo-scuola, nonché per l’iscrizione a centri estivi e invernali. Inoltre, i dipendenti possono accedere ad un regime di detrazioni fiscali sui mutui per la ricostruzione e l’acquisto della prima o della seconda casa. Sono poi stati definiti i cosiddetti fringe benefit, benefici accessori che possono andare dall’abbonamento al trasporto pubblico a carte prepagate.
A tutto ciò si aggiunge un “credito welfare” a disposizione dei lavoratori, riconosciuto sulla base degli istituti dell’Una Tantum Welfare (500 euro) e del Premio Sociale (827 euro annui riparametrati per categoria). Dal 2017 sarà inoltre possibile – su scelta del lavoratore – convertire in beni e servizi una quota parte del premio variabile (1208,58 euro annui), in linea con le previsioni e le agevolazioni fiscali previste dalla legge di stabilità per il 2016, di cui Secondo Welfare si è già occupato (ad esempio in un recente articolo riguardante il welfare aziendale di ACRAF Angelini). L’intesa prevede anche un rafforzamento dell’assistenza sanitaria integrativa, con un contributo annuale pro capite a carico dell’azienda che salirà a 280 euro a partire dal 2017.
Il “Welfare Day”
Proprio per la settimana corrente, i gruppi sindacali e i vertici di Fincantieri hanno organizzato un giorno per discutere con tutti i lavoratori delle opportunità offerte dal nuovo contratto integrativo. Questa giornata, denominata Welfare Day si propone l’obiettivo di illustrare ai dipendenti il pacchetto di servizi di welfare da poco introdotto, cosi da rendere chiari tutti i passaggi necessari per poter beneficiare delle singole misure. Apparentemente banale, tale iniziativa – che sarà curata da una società specializzata come Easy Welfare – è in realtà un’azione di grande interesse, soprattutto se realizzata in imprese di grandi dimensioni. Il Welfare Day di Fincantieri in questo senso si configura come processo di comunicazione e divulgazione interna essenziale che – come dimsotrano anche altri casi – consente la diffusione, la formalizzazione e la fortificazione dei servizi aziendali.