Dall’asilo all’assistenza per i genitori anziani, dal supporto all’istruzione alla prevenzione medica. Sono solo alcuni benefit che rientrano nei servizi per migliorare il benessere aziendale (il cosiddetto welfare). I vantaggi sono molteplici e reciproci (per il datore di lavoro e per il dipendente): sostegno al reddito e accesso privilegiato a soluzioni di conciliazione famiglia-lavoro per il lavoratore; agevolazioni fiscali per entrambe le parti; produttività e competitività per l’azienda.
Lo dicono le statistiche: l’80% delle grandi aziende e il 25% delle piccole e medie imprese ha già attivato soluzioni di welfare a beneficio dei collaboratori. Ora lo dice anche la legge di Stabilità: il welfare entra a pieno titolo nelle relazioni sindacali ed è una componente effettiva delle politiche retributive, con le conseguenti agevolazioni fiscali.
E secondo l’Osservatorio di Eudaimon – società di consulenza che vanta oltre 14 anni di esperienza nel settore, al fianco delle aziende più sensibili ai temi del benessere dei dipendenti – il gradimento del welfare è in costante crescita, e non solo sulla scia delle novità normative.
Famiglia e lavoro a braccetto in azienda
Maurizio Carucci, Avvenire, 19 febbraio 2016