Banco BPM – noto gruppo bancario italiano – ha recentemente sottoscritto un nuovo accordo che prevede il rafforzamento del welfare aziendale e delle misure di conciliazione per i dipendenti di tutte le filiali del gruppo. Ecco i contenuti principali dell’accordo.
Il welfare aziendale nel nuovo contratto
L’accordo raggiunto tra le parti sociali e destinato a tutti i 25.000 dipendenti del gruppo bancario ha incrementato le misure di welfare aziendale già previste dall’impresa. Nello specifico, il nuovo contratto prevede l’ampliamento del part time fino a un massimo del 15% del personale, la sperimentazione dello smart working su base volontaria per un massimo di due giornate settimanali, con possibilità di svolgere l’attività lavorativa da una diversa sede aziendale oppure anche da casa, e la possibilità di godere di una serie di permessi retribuiti per varie casistiche di natura familiare (come in caso di malattia di un figlio o del coniuge; oppure nel caso in cui un proprio caro sia affetto da disabilità).
Inoltre, è previsto un “conto welfare” per ogni addetto che partirà da 150 euro. Tale importo potrà essere ampliato – attraverso un premio di 700 euro – in caso di raggiungimento degli obiettivi aziendali di sostenibilità economica in termini di adeguatezza patrimoniale, liquidità e redditività. Questo budget destinato ai servizi e benefit di welfare potrà essere speso tramite una piattaforma che fornirà tutte le prestazioni previste dalla normativa: dalla previdenza complementare, alla sanità integrativa, dai servizi per l’infanzia e l’istruzione a quelli per la non autosufficienza e il sostegno all’anzianità, fino agli interventi per il tempo libero e la formazione.
Il punto di vista del sindacato
Come riportato dal sito di First Cisl, il contratto del Gruppo BPM rappresenta un passo in avanti soprattutto in tema di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Grazie all’ampliamento del part time e alla sperimentazione di forme di lavoro agile, le parti sociali hanno voluto introdurre strumenti organizzativi capaci di fornire risposte ai bisogni sociali dei lavoratori e delle lavoratici.
Secondo la segretaria nazionale di First Cisl, Sabrina Brezzo, e il responsabile di First Cisl nel Banco BPM, Guglielmo Sarlo, il nuovo accordo “conferma la sensibilità sociale che già caratterizzava i precedenti contratti del Banco Popolare e di BPM. Si tratta di un passo significativo verso la completa definizione del contratto aziendale, ora auspichiamo che il terzo gruppo bancario del paese investa sulla formazione e sulla crescita professionale del personale, perché è sul suo coinvolgimento che potrà basarsi lo sviluppo nei territori di riferimento di una banca a spiccata vocazione retail”.