A oltre due anni dalla sua pubblicazione da parte del Dipartimento per le politiche della famiglia, e dopo una sospensione che ha fatto dubitare molti circa la conclusione positiva del procedimento, sono stati resi noti gli esiti del bando Conciliamo. Complessivamente lo strumento metterà a disposizione 74 milioni di euro per sostenere progetti di welfare aziendale, destinati in via prioritaria all’armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro, candidati da diverse organizzazioni.
Come detto, il bando ha avuto uno sviluppo particolarmente travagliato. Dopo la sua pubblicazione, avvenuta ad agosto 2019, l’iniziativa è stato sospesa, ha subito varie modifiche allo scopo di includere anche le piccole e medie imprese (inizialmente escluse), ed è ripartito. La valutazione delle candidature ha poi richiesto molto tempo visto che i risultati definitive delle imprese selezionate sono arrivati due anni dopo l’apertura del bando.
Ora le organizzazioni selezionate (che sono indicate qui) avranno accesso alle risorse stanziate secondo le modalità prevista dal bando. Il ritardo nel processo di individuazioni dei progetti vincitori è però un limite oggi evidente: tutti i progetti sono stati infatti ideati ben prima della pandemia di Covid-19. Occorre quindi chiedersi se in un mondo che è cambiato radicalmente, anche e soprattutto in tema di organizzazione del lavoro, i progetti vincitori potranno essere implementati correttamente e raggiungere gli obiettivi che si sono proposti le organizzazioni.
Le maggior parte delle imprese vincitrici si troveranno probabilmente nella difficile condizione di dover ripensare l’impianto inizialmente ipotizzato in sede di candidatura. Si tratterà di un lavoro complesso che, necessariamente, richiederà un ulteriore sforzo da parte dei proponenti, ma anche flessibilità nelle procedure di rendicontazione. Non scontata vista la trafila seguita finora dal bando.
Detto ciò, Conciliamo resta una ulteriore opportunità per rilanciare il welfare aziendale in un periodo complesso per le aziende e i lavoratori come quello attuale. Vedremo quanto riuscirà a incidere.