Lo scorso 25 maggio, durante il Wired Next Fest, si è conclusa la seconda edizione di Welfare Together, il concorso di Reale Mutua (di cui vi abbiamo parlato qui) – realizzato in collaborazione con Vita – nato con l’obiettivo di promuovere idee imprenditoriali che, operando nel tessuto sociale, sono capaci di creare soluzioni e servizi innovativi, in grado di rispondere ai bisogni delle persone. Al progetto migliore il concorso offre un aiuto economico a fondo perduto e un percorso di tutorship e di incubazione.
In questa edizione il concorso ha cercato di mettere al centro il tema della sicurezza, andando alla ricerca di progetti volti a rendere maggiormente accessibile il welfare personale agendo sulla prevenzione e protezione di soggetti svantaggiati (ad esempio donne, bambini, anziani) o nell’ambito di situazioni notoriamente a rischio (su strada, a casa, in viaggio, sul web).
Il concorso si è concluso con la premiazione dei 5 progetti finalisti: Dr.Care, Flood Hydrone, Mama Chat, Mind Book e Realeticamente. I cinque team, in seguito a tre giorni di incubazione coordinati da Make a Cube, hanno inviato le presentazioni ottimizzate dei loro progetti. Il vincitore – premiato da una giuria composta da Andrea Bertalot, Vice Direttore Generale Reale Mutua, Riccardo Bonacina, Presidente di Vita, Maria Serena Porcari, Vice Presidente Dynamo Camp, Cristian Campagnaro, Professore Associato in Design presso il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e Federico Ferrazza, Direttore di Wired Italia – è stato Mama Chat, che torna a casa con 20.000 euro per l’avviamento della propria attività imprenditoriale, 10.000 euro destinati a servizi di incubazione professionale e affiancamento manageriale.
Mama Chat è un servizio dedicato a tutte le donne attraverso uno spazio digitale protetto che garantisce l’anonimato e ha l’obiettivo di offrire gratuitamente un supporto psico-sociale su diversi fronti, dalla violenza alla salute mentale, dalla maternità alla famiglia. Un’équipe di operatrici esperte e formate – formata da volontari esperti di salute psicologica, sociale e diritti femminili e di famiglia – risponde per offrire un primo ascolto e aiuto per trovare soluzioni. L’idea è nata per rispondere al bisogno delle donne vittime di violenza e maltrattamenti, spesso non a conoscenza dei propri diritti, ma fortemente digitalizzate. Attraverso uno strumento immediato e costantemente fruibile, la chat ha l’obiettivo di supportare queste donne in qualsiasi momento, superando la barriera degli orari di apertura di centri e sportelli a loro dedicati. Dallo scorso novembre la chat conta più di 1.200 chat attivate, tutte donne aiutate gratuitamente.
Il 29 e 30 settembre 2018, in occasione del Wired Next Fest di Firenze, sarà presentata la terza edizione di Welfare Together con un nuovo tema su cui candidarsi per il prossimo anno.