Decidere di avere un figlio per una donna occupata è rischioso sul piano economico. Non solo perché, ovviamente, aumentano i costi diretti, ma perché mette a rischio la continuità occupazionale ed anche se questa tiene, provoca nel medio e lungo periodo una perdita secca sul piano salariale, quindi in prospettiva anche sulla pensione futura. Questo è quanto emerso dalla recente Relazione del Presidente dell’Inps, Tito Boeri.
L’Inps ha valutato, inoltre, cosa succederebbe ai suoi conti se la quota di lavoratrici sul totale delle italiane in età da lavoro (15-64 anni) rimanesse invariata da qui al 2040. Il risultato è che in media ogni anno verrebbero a mancare 69 mila assunte. Nel 2040 le lavoratrici sarebbero il 10% in meno rispetto a oggi.
La scarsa partecipazione della donna al mercato del lavoro comporta una minor quantità di contributi versati nelle casse dell’Inps: le minori entrate per l’Inps arriverebbero a toccare i 42 miliardi nel 2040. Inoltre, una bassa occupazione femminile significa anche una perdita di potenziali talenti, essenziali per essere competitivi sul mercato.
Un figlio o il lavoro: diventare madre comporta un taglio del salario del 35%
Chiara Saraceno, La Repubblica, 6 luglio 2017
I conti Inps: Con meno donne al lavoro i conti non tornano
Rita Queszè, Il Corriere Della Sera, 6 luglio 2017
Il doppio dividendo dall’avere più donne al lavoro
Maria Cristina Origlia, Il Sole 24 Ore, 6 luglio 2017