Il servizio sanitario pubblico è sempre più intasato per le lunghe liste d’attesa e per gli italiani diventa più conveniente ricorrere alle strutture private. Nell’ultimo anno si sono allungate le liste di attesa: 20 giorni in più per una risonanza magnetica al ginocchio (da 45 a 65 giorni), 12 giorni in più per una ecografia dell’addome (da 58 a 71), 10 giorni in più per una colonscopia (da 69 a 79).
E’ quanto fotografa la ricerca Censis-Rbm Salute «Oltre l’attuale welfare integrativo: rinnovare la previdenza complementare e la sanità integrativa», presentata a Roma al Welfare Day. Una colonscopia senza biopsia nel pubblico costa mediamente 56 euro di ticket e richiede 3 mesi di attesa (fino a un massimo di 6 mesi nel Centro Italia), oppure costa 224 euro nel privato con una settimana di attesa: il costo a carico del cittadino è di 28 euro per ogni giornata in meno di attesa.
Una risonanza magnetica al ginocchio nel pubblico richiede un ticket di 63 euro e 74 giorni di attesa, 142 euro di costo nel privato con soli 5 giorni di attesa. La scelta del privato spesso diventa un obbligo per accorciare i tempi. Così un miliardo di euro in più in un anno uscito dalle tasche degli italiani, per un totale di 33 miliardi nel 2014 (+2% rispetto all’anno precedente). A tanto ammonta la spesa sanitaria “out of pocket”. Mentre la spesa sanitaria pubblica supera i 110 miliardi di euro.
Sanità, servizio pubblico intasato Gli italiani costretti al privato
Corriere della Sera, 9 giugno 2015