Il modello italiano della sanità alla portata di tutti appare ogni giorno più lontano. Si spendono sempre di più soldi propri per curarsi, 35,2 miliardi di euro il 4,2% in più nel periodo 2013-2016. Con queste premesse e in questi anni di profonda crisi, è inevitabile che siano sempre meno numerosi gli italiani in grado di permettersi tutte le cure necessarie. Cresce infatti quella che viene definita la «sanità negata»: nell’ultimo anno 12,2 milioni di italiani hanno rinunciato o rinviato prestazioni sanitarie, una cifra pari a un quinto della popolazione e soprattutto 1,2 milioni in più rispetto all’anno precedente.
Secondo i dati più emersi dal Rapporto Censis-Rbm Assicurazione Salute presentato ieri al «Welfare Day 2017», uno dei principali motivi per cui si passa al settore privato per curarsi nonostante i prezzi elevati, sta nel fatto che nella sanità pubblica le liste d’attesa sono sempre più lunghe.
Più di 12 milioni gli italiani che hanno rinunciato o rinviato le cure
Flavia Amabile, La Stampa, 8 giugno 2017