Italiani più longevi, ma soprattutto al Nord. Capire dove si vive non è un’informazione secondaria, perché nelle regioni meridionali si continua a stare peggio, mentre dove la prevenzione funziona si vive di più. Questi i dati dell’ultimo rapporto Osservasalute 2017.
L’aspettativa di vita nella provincia di Trento è di 81,6 anni per gli uomini e 86,3 anni, per le donne, un dato che crolla in Campania, dove la speranza di vita alla nascita è la più bassa del paese (78,9 anni per gli uomini e 83,3 anni per le donne). In Italia si muore meno per tumori e malattie croniche ma solo dove la prevenzione funziona, principalmente nelle regioni settentrionali. Al Sud, invece, la situazione è opposta: il tasso di mortalità per queste malattie è infatti maggiore di una percentuale che va dal 5 al 28% e la Campania è la regione con i dati peggiori.
Inoltre, secondo il rapporto siamo longevi ma invecchiamo male. Sono infatti tanti gli italiani non autosufficienti tra gli anziani: l’11% degli ultra-sessantacinquenni non è in grado di svolgere le attività quotidiane in modo autonomo. Un problema che mette a rischio i conti della sanità visto che oltre un italiano su 5 ha più di 65 anni e nel tempo il dato è destinato a aumentare. Tra 10 anni le persone anziane non autonome saranno 6,3 milioni di persone. Nel 2028, tra gli over-65 le persone non in grado di svolgere le attività quotidiane per la cura personale, dal lavarsi al mangiare, saranno circa 1,6 milioni (100 mila in più rispetto a oggi), mentre quelle con problemi di autonomia (preparare i pasti, gestire le medicine e le attività domestiche) arriveranno a 4,7 milioni (+700 mila).
Italiani fra i più longevi, ma conta la prevenzione. Al Sud si muore di più di tumore
Valeria Pini, La Repubblica, 18 aprile 2018