Tra il 6 e il 9 giugno in tutti i Paesi dell’Unione Europea si svolgeranno le elezioni per eleggere i 720 deputati al prossimo Parlamento Europeo. In Italia, in particolare, le urne saranno aperte sabato 8 e domenica 9 giugno e si potrà esprimere la propria preferenza per i 76 rappresentanti italiani.
In tutti gli Stati membri sarà utilizzato un sistema elettorale proporzionale ma, salvo questa indicazione valida in tutta l’Unione, spetterà a ogni Paese stabilire le proprie modalità di accesso alla suddivisione dei seggi. In Italia accederanno alla redistribuzione tutte le liste che raggiungeranno il 4% dei voti validi espressi a livello nazionale, consentendo agli elettori di indicare la propria preferenza per un massimo di tre candidati della stessa lista, purché almeno due siano di sesso diverso, candidati in una delle 5 circoscrizioni previste dalle legge (per maggiori informazioni si rimanda al sito istituzionale delle elezioni 2024)
A pochi giorni dal voto, nella convinzione che sia fondamentale essere informati per esercitare questo diritto, vogliamo dare il nostro contributo riportando di seguito le posizioni in tema di politiche sociali delle principali liste che troveremo sulla scheda. Lo facciamo prendendo in considerazione i programmi elettorali di quelle 8 liste che verosimilmente – sulla base degli ultimi sondaggi disponibili – eleggeranno propri rappresentanti al prossimo Parlamento Europeo. Speriamo possa essere un contributo utile.
Le proposte dei partiti italiani sul welfare
È importante sottolineare che le competenze dell’Unione Europea in campo sociale sono limitate poiché, per quanto riguarda le principali misure di welfare, sono i governi nazionali a giocare un ruolo prevalente. L’UE svolge tuttavia un ruolo attivo nel promuovere il benessere sociale attraverso, in particolare, il Pilastro Europeo dei Diritti Sociali, che traccia i solchi in cui i Paesi dovrebbero poi sviluppare le proprie politiche di welfare a vari livelli.
Come ci hanno recentemente raccontato Anton Hemerijck e Manos Matsaganis, negli ultimi anni lo Stato Sociale in Europa è stato sull’orlo del baratro ma ne è uscito rinforzato, anche se con alcune eccezioni. Per questo guardare, seppur brevemente, a quanto propongono le liste candidate alle prossime elezioni europee risulta importante per comprendere quale idea di intervento sociale abbiano in mente i nostri partiti. Alcune proposte, come si vedrà, appaiono legate al solo contesto nazionale, altre propongono di creare condizioni sovranazionali per lo sviluppo di misure a livello di singoli Paese, altre ancora propongono l’istituzione di vere e proprie misure europee per affrontare sfide di primaria importanza per l’Unione.
Le informazioni sono state prese principalmente dai programmi elettorali presentati nelle scorse settimane, che sono stati linkati qualora disponibili, e/o dalle posizioni espresse a più riprese dai e dalle leader o dai principali rappresentanti delle liste stesse.
Fratelli d’Italia
Tra le proposte di Fratelli d’Italia vi è un forte incentivo all’occupazione e alla competitività tramite politiche attive del lavoro, accompagnate dalla riduzione della burocrazia e delle restrizioni imposte dall’UE. Il partito della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si impegna a sostenere la natalità e le famiglie, con una particolare attenzione alle donne in situazioni di fragilità che desiderano diventare madri, proponendo questo tema come prioritario nell’agenda dell’Unione europea. Nel contesto della promozione del benessere sociale, il programma di FDI si propone anche di migliorare la normativa europea sulla violenza contro le donne e di aumentare i fondi europei per promuovere l’inclusione e il benessere dei soggetti vulnerabili.
Partito Democratico
Il Partito Democratico propone una serie di iniziative volte a rilanciare il modello sociale europeo, abbandonando le politiche di austerità e lavorando per la piena costruzione del Pilastro sociale dell’Unione. Il PD mira poi all’introduzione di un nuovo sistema di welfare europeo basato su tre “Garanzie Sociali”: per l’infanzia, i giovani e il lavoro. Inoltre, il PD si impegna a integrare la direttiva sui salari minimi con una direttiva sui salari equi e a lottare per l’abolizione degli stage gratuiti in tutta Europa. Il partito propone anche di istituire una Garanzia per le persone con disabilità, al fine di assicurare pari opportunità e accesso ai servizi per tutte le persone con disabilità nell’Unione europea. Infine, il partito guidato da Elly Schlein si impegna a promuovere l’uguaglianza di genere attraverso il bilancio dell’UE e i programmi di finanziamento e intende battersi per la strategia europea per l’uguaglianza delle persone LGBTQI+.
Movimento 5 Stelle
Il Movimento 5 Stelle ha delineato una serie di proposte volte a promuovere l’uguaglianza sociale e la tutela dei diritti. Per farlo il M5S intende proporre la creazione di un “reddito di cittadinanza europeo”, l’implementazione della settimana corta e l’istituzione di un salario minimo legale europeo. Il partito guidato da Giuseppe Conte si impegna anche a promuovere la parità di genere attraverso l’introduzione di congedi per paternità e maternità equi e flessibili. Inoltre, si propone di combattere la discriminazione nei confronti della comunità LGBTQ+ e di armonizzare le norme sulla genitorialità per garantire diritti e protezione a tutte le famiglie.
Forza Italia
Sempre sul lato dell’attuale maggioranza di Governo, Forza Italia (che si presenta in lista con Noi Moderati) si impegna a incrementare gli investimenti nell’occupazione, con particolare attenzione alla gioventù e alle donne. La lista guidata dal Ministro Antonio Tajani intende potenziare la mobilità dei giovani universitari, fornendo loro maggiori opportunità di esperienze internazionali e di scambio culturale. Inoltre, anche FI sostiene l’idea che la natalità diventi una priorità nell’agenda dell’Unione europea. Il partito propone di potenziare la strategia europea per l’assistenza, concentrandosi soprattutto sull’assistenza a lungo termine a prezzi accessibili per gli anziani e per tutte le persone vulnerabili, e propone di elaborare una Carta europea della disabilità.
Lega
La Lega nel proprio programma per le elezioni europee 2024 non ha previsto proposte specifiche in tema di welfare. Tuttavia, come dimostra lo slogan scelto per la campagna elettorale “Più Italia e meno Europa” e le posizioni recentemente espresse intorno al concetto di sovranità in aperta polemica col Capo dello Stato Sergio Mattarella, appare evidente da parte del partito di Matteo Salvini l’idea di lasciare all’Europa sempre meno competenze. Quindi, immaginiamo, anche in tema di politiche sociali.
Stati Uniti d’Europa
Il documento programmatico della lista Stati Uniti d’Europa – che riunisce diversi partiti tra cui, in particolare, Italia Viva di Matteo Renzi e Più Europa di Emma Bonino – propone una serie di iniziative volte a promuovere una maggiore integrazione e coesione all’interno dell’Unione Europea. Tra queste, l’istituzione di un Fondo Unico Europeo per la mobilità universitaria per facilitare lo scambio di studenti e ricercatori tra i vari Stati membri. Inoltre, si propone di avanzare verso un “mercato europeo unico del lavoro”, mediante l’introduzione di un quadro di regole comuni, il riconoscimento reciproco dei titoli di studio e l’accesso alle professioni in tutta l’UE. Il programma della lista ipotizza anche la creazione di un sussidio di disoccupazione su base continentale.
Alleanza Verdi Sinistra
L’alleanza Verdi Sinistra propone una serie di iniziative per promuovere il benessere sociale e l’equità economica. Tra queste, l’approvazione di una direttiva quadro per un reddito minimo europeo e per garantire maggiore flessibilità dell’orario di lavoro. Per migliorare le condizioni lavorative, la coalizione propone di definire uno statuto europeo del lavoro e di vietare gli stage non retribuiti. Parallelamente, il partito guidato da Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, si impegna a rafforzare il Fondo sociale europeo e a renderlo uno strumento efficace per combattere le disuguaglianze economiche e sociali. Inoltre, propone di garantire l’uguaglianza per le persone LGBTQIA+, attraverso il riconoscimento reciproco dei diritti e doveri familiari, inclusa la tutela dei figli. Infine, l’alleanza Verdi Sinistra propone di introdurre un bilancio europeo con una prospettiva di genere.
Azione
La lista di Azione – che riunisce al proprio interno, oltre al partito di Carlo Calenda, anche diversi piccoli partiti e movimenti di area liberista – si impegna a garantire investimenti significativi in programmi di integrazione. Si propone di rilanciare il Pilastro Sociale dell’Unione Europea, con particolare attenzione ai settori della sanità, dell’istruzione, della demografia e della parità di genere, fondamentali per promuovere il benessere e la coesione sociale. A tal fine, Azione propone la creazione di un “PNRR dedicato ai diritti sociali” e di finanziare a livello europeo strumenti per la formazione permanente dei lavoratori. Inoltre, sottolinea l’urgenza e l’importanza della fondazione di un nuovo sistema di welfare 4.0, concepito in modo innovativo e inclusivo, che includa anche la creazione di un sussidio di disoccupazione europeo.