Come scrivevamo qualche settimana fa, è ormai evidente come procedure complesse, tempi stretti e, soprattutto, mancanza di competenze nella pubblica amministrazione stiano condizionando l’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Inoltre, per raggiungere gli obiettivi del PNRR (lo sostenevamo qui) sarebbe stato auspicabile coinvolgere territori e comunità, favorendo lo sviluppo condiviso di progetti e, soprattutto, di strategie ed idee. Al contrario, nelle ultime settimana la scelta delle nostre istituzioni sembra essere quella di centralizzare la gestione del Piano. Come sapete, da oltre un anno Secondo Welfare con la serie #MementoPNRR cerca di approfondire queste questioni, grazie soprattutto ai dati di Il Punto sul PNRR, strumento promosso da Excursus+ per comprendere meglio l’andamento del Piano 1. Bene. I dati di aprile ci dicono che, dopo l’apparente cambio di passo del mese di marzo, ad aprile il PNRR si è arenato ancora.
Bandi: tutto fermo, di nuovo
“Una rondine non fa primavera…” È così che Daniele Germiniani, Responsabile progettazione di Excursus+, sintetizza lo stato del PNRR. Dopo l’andamento a rilento dei 6 mesi precedenti, a marzo erano infatti stati pubblicati 8 bandi del valore complessivo di 2,8 miliardi di euro. Sembrava il preludio a una nuova fase nell’implementazione del PNRR che, seppur più centralizzato, pareva nuovamente attivo e propositivo.
Ad aprile però sono stati pubblicati solo 3 nuovi bandi che stanziano meno di 300 milioni di euro complessivi: appena un decimo di quanto messo a bando nel mese precedente. E anche per questo le riflessioni su dove siano diretti gli stanziamenti appaiono poco significative: Germiniani segnala che le uniche notizie rilevanti sono, forse, il prolungamento dei termini per il servizio civile universale (la cui chiusura è stata posticipata a maggio) e l’ingresso del Ministero degli Interni tra gli enti erogatori con l’avvio di un nuovo fondo per tematico per i Piani Urbani Integrati.
Sperando che le cose migliorino, da questo mese Il Punto cercherà di segnalare anche i bandi in partenza (e non solo quelli pubblicati, come fatto finora). Vuole essere un’occasione per aiutare le organizzazioni che potrebbero giovare delle risorse del PNRR per pianificare in anticipo i propri impegni. In questo senso, Germiniani segnala che “a maggio aprirà un bando dedicato alle imprese culturali promosso dal Ministero della Cultura per attività inerenti alla sostenibilità e all’economia circolare“.
Stanziamenti del PNRR, a che punto siamo
Sempre secondo i dati di Excursus+, attualmente risultano attivi 23 bandi alimentati dalle risorse del PNRR che mettono complessivamente a disposizione quasi 4,6 miliardi di euro. Il totale dei bandi finora pubblicati sale dunque a 193, per un valore complessivo di circa 36 miliardi di euro, il 19,1% dei 191,5 miliardi che dovrebbero arrivare (condizionale d’obbligo vista l’interlocuzione in corso tra Italia e UE) dalle istituzioni europee.
Se consideriamo non solo i bandi ma anche tutte le risorse messe a disposizione con fondi e assegnazioni dirette, come riporta Open PNRR di Openpolis, entro la fine di luglio (quarto trimestre) dovremmo aver allocato il 43,8% delle risorse concordate con Bruxelles. Dati alla mano, siamo riusciti a stanziarne solo per il 29,5%. Seppur il dato sia in aumento di circa 1,5 punti rispetto al 27,9% dello scorso mese, è sempre più evidente il ritardo, che ormai riguarda anche le riforme che l’Unione Europea richiede per sbloccare le tranche di aiuto: tra 3 mesi dovremmo raggiungere il 78,5% degli obiettivi concordati, ma siamo fermi al 69%.
Ma il ritardo oltre che sul fronte degli investimenti – che abbiamo avuto modo di sottolineare a più riprese negli ultimi 6 mesi – ora è evidente, e da qui il trambusto mediatico degli ultimi giorni, anche su quello delle riforme necessarie per sbloccare la terza tranche del Piano (19 miliardi) da parte dell’UE.
Memento PNRRQuesto contributo è parte di “MementoPNRR“ la serie con cui vogliamo capire, al di là dei ragionamenti su risorse, governance e processi, quale idea di Paese vogliamo realizzare grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. |
Note
- Il Punto propone diversi indicatori che offrono un aggiornamento su bandi, avvisi e fondi messi a disposizione da Ministeri, Agenzie governative, Regioni e altre Istituzioni, sistematizzi in un’infografica aggiornata mensilmente