Nel Terzo Rapporto sui Servizi sociali in Toscana è emerso come siano oltre seimila in Toscana le persone che operano professionalmente nell’ambito dei servizi sociali, ben mille in più rispetto al 2020. Oltre alla mera presentazione dei dati, si è colta l’occasione per trattare di criticità e prospettive del sistema dei servizi territoriali, cui Secondo welfare sta prestando particolare attenzione negli ultimi mesi (per saperne di più, clicca qui e qui)
Uno dei focus del rapporto è dedicato a un argomento tristemente attuale: violenze e aggressioni subite dagli assistenti sociali in Toscana. È infatti emerso come ben 9 su 10 abbiano subito una qualche forma di violenza e il 35,8% ha dichiarato di aver temuto per la propria incolumità o quella di un familiare a causa del proprio lavoro. Questi fenomeni rimangono però per lo più sommersi a causa del basso tasso di denunce.
“Da questi dati – sottolinea Serena Spinelli, assessora alle politiche sociali della Regione Toscana – emerge in tutta la sua gravità un fenomeno preoccupante, segnale evidente anche di una tensione sociale che negli ultimi tempi è cresciuta ulteriormente. L’assistente sociale, spesso giovane e donna, è il primo punto di accesso al sistema dei servizi e opera in prima linea per fronteggiare bisogni e disagi sempre più urgenti e complessi”.