Fa discutere la nuova proposta del governo inglese contro la disoccupazione giovanile. Tutti i giovani dai 16 ai 21 anni che ricevono la Jobseeker’s Allowance – l’assegno di disoccupazione – avranno l’obbligo di frequentare un corso intensivo di 71 ore – Intensive Activity Programme (IAP) – durante il quale verranno formati su come cercare un impiego, compilare un curriculum vitae e a sostenere i colloqui per le assunzioni. Pena, la perdita del sussidio e di altri benefits.
Una misura che è finita immediatamente al centro del dibattito politico e mediatico per il messaggio che contiene.
Da una parte il governo, che punta così alla riduzione della spesa pubblica, circa 735 miliardi di sterline all’anno (più di mille miliardi di euro). Il capitolo «sicurezza sociale», 210 miliardi di sterline è nel mirino per essere completamente ridisegnato. «Il nostro obiettivo è stroncare la welfare-dipendenza e impedire che si trasmetta da una generazione all’altra» ha spiegato Matthew Hancock, ragioniere generale dello Stato.
Dall’altra, chi ritiene si tratti di una misura punitiva, anziché di sostegno, per le nuove generazioni, già penalizzate dai tagli all’istruzione e dalla congiuntura economica. “Il governo incolpa le nuove generazioni invece che affrontare i problemi reali. Propone più lavoro gratuito e meno diritti per i giovani”. “Dobbiamo essere sicuri che ci siano lavoro o opportunità di formazione alla fine del boot camp”, ha dichiarato il laburista Stephen Timms MP.
Riferimenti
Londra, «campi di lavoro» per disoccupati, Fabio Cavalera, Corriere Sociale, 18 agosto 2015
Unemployed young people will be sent to work boot camp, says minister, The Guardian, 17 agosto 2015
Matt Hancock: I want to put unemployed youngsters through a jobs ‘boot camp’, The Telegraph, 17 agosto 2015