In Italia un giovane su tre fra i 15 e i 24 anni oggi è senza lavoro. Ma neppure le aziende festeggiano: ogni anno 120 mila posizioni lavorative restano vacanti, per la mancanza di candidati con le competenze adatte. Giovani e imprese sono quindi due mondi che faticano a incontrarsi. Una tendenza che va invertita e al più presto, per evitare che s’infoltisca il numero dei NEET, giovani impaludati in un limbo senza studi, né occupazione, che sono già 2 milioni 200 mila.
Come creare nuove prospettive? Un gruppo di grandi aziende – Nestlé ed Enel con Gi Group, in collaborazione con Eni e Allianz – ha fatto il punto a Milano sulla rispettiva esperienza portata avanti in questo campo, presentando in conclusione una ricerca sull’alternanza scuola-lavoro e sull’apprendistato. Tre milioni di studenti – la metà liceali – hanno vissuto un’esperienza di alternanza nell’ultimo triennio. La buona notizia? È che erano 650 mila nel 2015 e ora sono 1 milione e mezzo. E aumentano anche le realtà che li accolgono.
Se ne parla su Corriere Buone Notizie dove sono riportate anche diverse testimonianza dei ragazzi coinvolti.
Sorpresa, l’alternanza scuola-lavoro (spesso) funziona e cresce
Giovanna Maria Fagnani, Corriere Buone Notizie, 11 dicembre 2018