Il 2016 sarà finalmente l’anno del pieno riconoscimento del lavoro autonomo? Verranno create per le partite Iva condizioni più eque sul versante del welfare e si comincerà a pensare anche alla loro professionalità? La novità c’è ed è importante: in uno dei prossimi Consigli dei ministri sarà approvato lo Statuto che riguarderà tutti i rapporti di lavoro autonomo a eccezione di commercianti e artigiani iscritti alle Camere di commercio.
Finora sono circolate le bozze predisposte dal professor Maurizio Del Conte, consigliere economico di Palazzo Chigi e non si registrano posizioni politiche dichiaratamente contrarie. Vista la centralità della formazione nelle professioni della conoscenza l’articolo 5 introduce la possibilità di dedurre fiscalmente fino a 10 mila euro di spese per l’iscrizione a master, corsi e convegni necessari per aggiornarsi e restare competitivi sul mercato.
Il testo governativo prevede anche che si aprano nei Centri per l’impiego appositi sportelli di assistenza per chi ha scelto l’auto impiego, rende possibile alle partite Iva di partecipare ai bandi pubblici (e a quelli Ue) e infine si occupa delle tutele sanitarie, cominciando a costruire un welfare del lavoro autonomo che tuteli la malattia e la maternità. Il disegno di legge, pur avendo preso in esame l’eventualità, alla fine non introduce il principio dell’equo compenso, ovvero una sorta di salario minimo per professionisti.
Pronto lo statuto delle partite Iva. Nuovo welfare e pagamenti certi
Dario Di Vico, Corriere della Sera, 2 gennaio 2016