Nell’affresco dell’Italia tracciato nel rapporto della Fondazione Hume, non c’è traccia del “buon” outsider e della sua promessa di riscatto che si avvera. Tutta la ribalta è occupata da chi è imbrigliato in una condizione “out” e dal suo sogno infranto sulle macerie di un progresso che, per buona parte della popolazione, da tempo si è arrestato. Tra fuori e dentro, è soprattutto il mercato del lavoro a marcare oggi il confine della disuguaglianza. Come spiega l’analisi, il fenomeno centrale del nostro tempo, per il nostro Paese in particolare, è infatti «la formazione di un nuovo segmento sociale che, pur facendo parte della popolazione potenzialmente attiva in quanto disponibile a lavorare, vive una condizione di grave e radicale esclusione dal circuito del lavoro regolare».
La Terza società: 9 milioni gli esclusi nel 2016. Sono il 30% della forza lavoro
Il Sole 24 Ore, 12 febbraio 2017