Ormai sfiorano la cifra di 1,8 milioni e in un anno sono cresciuti dell’11,6%. Sono i disoccupati del girone degli scoraggiati, coloro che hanno persino rinunciato a cercare un lavoro perché pensano di essere totalmente fuori gioco o perché non trovano sponde. E’ più che evidente che a costoro un segnale va dato (in tempi brevi) e non si può non cominciare dai centri per l’impiego. Il precedente governo ha realizzato un censimento dettagliato della loro forma organizzativa, delle risorse umane di cui sono dotati e della loro clientela abituale. Adesso si tratta di decidere.
I centri per l’impiego e le agenzie private, quante ipocrisie!
Dario Di Vico, La Nuvola del Lavoro, 1 marzo 2014
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