Una generazione che lavora senza essere protetta dal punto di vista del reddito e della sicurezza sociale, che si trova ad invidiare la generazione "mille euro". Dai dati raccolti in Senza soldi, volume di Walter Passerini e Mario Vavassori, emerge come in in Italia negli ultimi dieci anni i valori delle retribuzioni annue siano cresciute del 24,6% per i dirigenti, 30,1 per i quadri, 22,8 gli impiegati, 24,6 gli operai, mentre l’inflazione, tuttavia, erodeva il potere d’acquisto del 24,5%, con picchi del 33,1% per i beni ad alta frequenza. Tutti, insomma, hanno perso potere d’acquisto. Dalle tabelle di Passerini e Vavassori viene fuori anche l’identikit dei più senza soldi tra i senza soldi: giovani, a tempo determinato, in affitto.
Giovanni, disoccupati e soprattutto senza soldi
Antonio Sgobba, Nuvola del Lavoro, 11 giugno 2013